Il sindaco di Palestrina, Adolfo De Angelis, replica con fermezza all’ipotesi della Città Metropolitana di portare dei rifiuti a Palestrina.
“Ho appreso – afferma De Angelis – che nel documento diffuso dalla Città Metropolitana di Roma Capitale è individuata anche l’area di Palestrina, come idonea per la realizzazione di una discarica in cui smaltire i rifiuti romani. E da sindaco rispondo che rispediamo al mittente la comunicazione, ma soprattutto i rifiuti. E’ inaccettabile che il nostro territorio debba smaltire l’immondizia prodotta a Roma. Il ciclo dei rifiuti deve essere invece chiuso all’interno della città. Se si indica una via diversa è solo per miopia e incapacità gestionale, che non possono ricadere sulle spalle dei cittadini della provincia. Da sindaco farò tutto il possibile per tutelare il mio paese da scelte scellerate come queste, che rischiano di sconvolgere l’equilibrio ambientale della nostra cittadina. La sindaca Virginia Raggi pensi a governare Roma, invece di scaricare altrove i suoi problemi”.
Qualcuno ricorda che nel 1991-1992 Roma, all’improvviso, chiuse Malagrotta ai comuni della Provincia perché limitando l’ingresso dei rifiuti al solo comune di Roma, si poteva avere il tempo, nei dieci anni successivi, costruire una discarica eccellente. Quella decisione immediata mise “in ginocchio” tutti i comuni. Chi era Sindaco di allora ricorda con angoscia quel periodo. Sono passati oltre venticinque anni e la soluzione oggi è portare i rifiuti nell’area metropolitana. In venticinque anni cosa ha fatto il comune di Roma per smaltire i suoi rifiuti? Con capisco nulla, ma mi chiedo: perché ad esempio in Svezia le cose funzionano così bene che le discariche sono sovradimensionate tanto da poter importare i rifiuti da altri luoghi? Mario Visconti ex Sindaco di Castel San Pietro Romano