Da Roberto Papa riceviamo e pubblichiamo “Tre mesi vissuti pericolosamente”, una nota in riferimento all’editoriale del direttore sulla politica che ignora i problemi reali.

Caro Direttore, giustamente Ti lamenti del silenzio politico che però fa tanto rumore nelle piazze e nei bar della città. Solo tre giorni fa sulla pagina facebook del Partito Socialista Italiano, ormai i social sono i giornali della nostra epoca, ho postato un mio intervento che in qualche modo risponde al tuo appello di oggi e come fai tu cerca di “smuovere” l’immobilismo delle varie forze politiche. E’ un primo contributo che metto a disposizione del tuo giornale. Colgo l’occasione per preannunciarti che proprio di comunicazione politica parleremo in un prossimo evento del Circolo Simeoni, presentando un libro sui cento anni dell’Unità…che mi fa dire “bei tempi!”. Di seguito il testo del post.

TRE MESI VISSUTI PERICOLOSAMENTE

A quasi tre mesi dalle elezioni politiche amministrative tante chiacchiere ma pochi fatti. Le forze politiche maggiori, che poi sono quelle che daranno la linea, al momento sono “coperte”. Lasciano trapelare voci sui nomi, tanto per intorpidire le acque o vedere l’effetto che fa.

Vecchi o giovani che siano, questi volti non spostano di una virgola la crisi economica e socio culturale che investe la città. Unico fatto di un certo rilievo, che ha infilato il coltello in una piaga che non è di oggi, né tutta attribuibile alla Commissaria, ma che viene da lontano e chiama in causa la destra come la sinistra, è il documento di alcuni professionisti e tecnici che denunciano la paralisi dell’ufficio Tecnico e più in generale la gestione amministrativa del Comune.

Quattro locali non fanno primavera!

E’ inutile discutere di rilancio del turismo, usato come una panacea, se la città “non vive” attraverso le sue strutture commerciali e di servizio. Quattro locali non fanno primavera!

Il PD e la Lega hanno sezioni aperte: si confrontino coi cittadini

Ci vuole ben altro: una classe politica che abbia una idea di città e questa idea venga elaborata con un confronto democratico e partecipato con i cittadini. Il PD e la Lega hanno sezioni aperte, lo facciano con questi strumenti. Tutti usino i social, che non è sterco del diavolo, ma un mezzo, oggi l’unico, per raggiungere le persone e partendo da lì creare quello che un tempo si chiamava “opinione pubblica”.

Pd nazionale diviso tra ala movimentista e area di apparato

Allo stato attuale le forze in campo si stanno contando: l’opposizione vede un PD diviso tra un’ala movimentista, protesa verso il diritti civili (un po’ radicali e un po’ cinquestelle), e un’area di apparato (Bonaccini, De Luca). Ma perché il PD divenga motore di un possibile fronte anti Meloni deve stare di almeno 10 punti sopra il M5S (oggi, secondo supermedia, li separa un 3,5%, che potrebbe innescare un’opa ostile e superarlo) ma soprattutto deve superare quella barriera del 20%,, livello sotto il quale la leadership di Schlein verrebbe rimessa in discussione (Bonaccini scalda nel frattempo i motori).

E se questo vale a livello nazionale figurarsi a livello locale!

Roberto Papa

Lascia un commento

Rispondi