A tre mesi dal voto, la politica freme sul nome del candidato ma nessuno entra nelle questioni calde di Palestrina.

di Massimo Sbardella

Nell’anno delle elezioni amministrative salta agli occhi, a Palestrina, il solco che si è creato tra la politica, e chi la pratica, ed i problemi reali dei cittadini. Diverse sono le questioni aperte su cui, purtroppo, nessuno prende una posizione.

A Palazzo Verzetti, da un anno esatto, al posto del sindaco c’è un Commissario prefettizio che governa senza dover rispondere domani al consenso delle urne. Il Commissario è un dipendente del Ministero dell’Interno, viene nominato dal Prefetto e non ha bisogno che le proprie scelte siano approvate perché, comunque vada, dopo Palestrina avrà di sicuro un altro comune da governare.

Stupisce, invece, che dei temi caldi della città appaiano disinteressati quei personaggi e quei partiti che, da qui a 100 giorni, vorrebbero conquistare “il palazzo” con un proprio sindaco e una Giunta. Ogni giorno nei tavoli che contano, come pure in quelli che non contano nulla, ci si siede per decidere chi possa essere il candidat@ sindac@ in grado di vincere. La partita ruota su “quanti voti possa prendere Tizio, piuttosto che Caio” prima ancora che sulla visione della città.

La politica oscilla ondivaga e confusa

Sia a destra che a sinistra l’impasse è totale. La situazione del Comune, in termini di macchina amministrativa ed economica, è considerata disastrosa e il timore di doverla gestire supera, spesso, l’ambizione di indossare la fascia tricolore. La conseguenza è che la politica prenestina oggi oscilla, ondivaga e confusa, tra chi vorrebbe fare il sindaco a tutti i costi, ma non riscuote consenso unanime nella propria coalizione, e chi potrebbe essere una figura spendibile ma non ci pensa nemmeno a mettersi in gioco con equilibri così precari e, soprattutto, con una situazione tanto complessa.

Da mesi nessuno parla più dei problemi concreti della città

Intanto, purtroppo, i problemi della città restano e sarebbe bello, da cittadini, iniziare a farci quanto meno un’idea di quello che ci aspetta conoscendo il pensiero di questo o quel candidato, questo o quel partito. Che sia di destra, sinistra, centro o civico poco importa.

Ufficio tecnico in tilt: tutti concordano ma nessuno apre bocca

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un articolo in cui i professionisti di Palestrina (ingegneri, architetti e geometri) evidenziavano le gravi difficoltà che, da tempo ormai, affliggono l’ufficio tecnico comunale. Il Comune, con una nota non firmata (che non si capisce se rappresenti la posizione del commissario, del dirigente tecnico o dei ragazzi che gestiscono la pagina social del Comune) ha fornito una replica piuttosto raffazzonata, in cui esprime solidarietà agli uffici, lancia qualche buona intenzione ma non chiarisce affatto se le cifre denunciate dai tecnici siano reali o fantasiose.

I protagonisti della politica prenestina, a parole, concordano quasi tutti con la nota dei tecnici ma nessuno va oltre un like sotto l’articolo. Né i presunti candidati sindaco in pectore, né partiti e movimenti vari hanno ritenuto opportuno esprimere un’opinione al riguardo. Eppure sarebbe lecito, per i cittadini, conoscere la posizione di chi ambisce a governare la città su temi così delicati. L’urbanistica, in questo caso, come pure il commercio, il centro storico, il turismo, la viabilità, la scuola, le infrastrutture, il collegamento tra la ex stazione e il centro, l’ambiente, lo sviluppo economico, la cultura, gli investimenti.

“D’Alema di’ una cosa… di’ qualcosa”

Lo scenario ricorda molto la campagna elettorale su cui Nanni Moretti ironizzava nel film “Aprile” quando, seguendo un dibattito in tv, durante un intervento di Berlusconi diceva: “D’Alema di’ una cosa di sinistra… di’ una cosa anche non di sinistra, di civilità. D’Alema di’una cosa… di’ qualcosa! Reagisci!“.

Ecco, ai candidati sindaci e a chi li sostiene chiediamo questo: dite qualcosa. Qualcosa che vada oltre Sanremo, l’Ucraina o Israele, il campionato di serie A, le giornate della memoria e del ricordo o qualche citazione ruffiana. Qualcosa di attuale per il presente ed il futuro di Palestrina.

Tra i potenziali candidati sindaco, ci sono nomi che circolano insistentemente. Che siano lepri, destinate a finire sulla tavola pasquale, o che siano cavalli da portare al traguardo non lo sappiamo.

Sarebbe bello conoscere le idee di chi vorrà candidarsi

Di sicuro sono figure sulla scena politica prenestina e dalle quali sarebbe bello sentire esprimere un pensiero di senso compiuto, in particolare per capire cosa aspettarci per il futuro (dal 2024 al 2029) e scegliere, quindi, se continuare a seguire questo teatrino o prenotarsi subito un weekend al mare per l’8 e il 9 giugno prossimi.

Massimo Sbardella

Lascia un commento

Rispondi