Paralisi all’ufficio tecnico comunale: Sos dei tecnici. La Commissaria Enza Caporale snobba ingegneri, architetti e geometri locali
Inviata in redazione una nota sottoscritta da 30 professionisti di Palestrina per denunciare una situazione drammatica
“La gravità della situazione economica, accentuata dal ridimensionamento dei bonus edilizi e dalla perdita di potere d’acquisto delle famiglie, dalla progressiva carenza di liquidità di migliaia di imprese, oggi esposte al fallimento – anche a causa dell’enorme massa dei “crediti incagliati”- sta mettendo a rischio nella nostra Città la sopravvivenza di decine di imprese e l’esistenza stessa di numerosi posti di lavori, di dipendenti, addetti e professionisti che operano nell’edilizia e nelle filiere collegate.
I ritardi nelle pratiche causano perdita di agevolazioni e mutui
I professionisti che operano sul territorio del Comune di Palestrina si sono più volte confrontati, nello corso del 2023, in merito alle numerose problematiche inerenti il funzionamento e la gestione del II Dipartimento -Tecnico, che, inevitabilmente, si ripercuotono sulla loro attività lavorativa, su quella degli operatori economici del settore nonché sui cittadini tutti, che non hanno risposte sui tempi e sull’esito delle pratiche inoltrate presso l’Ufficio Tecnico comunale. Le conseguenze portano un ritardo dei lavori che coinvolge tutte le maestranze impegnate, causando la perdita di agevolazioni fiscali e mutui.
Fermi fosse imhoff, zone “O” e concessioni di ogni tipo
Sono ferme, senza alcuna motivazione, tutte le richieste relative alle autorizzazioni più varie: a partire dalle pratiche per la realizzazione di impianti di smaltimento liquami domestici, in zone non servite da pubblica fognatura, ai rinnovi, ai nuovi allacci. Non vengono rilasciati permessi per la ristrutturazione delle tombe nel cimitero comunale, come fermi sono anche i progetti di “Rigenerazione Urbana” nelle famose zone “O”, individuate nella Variante al PRG vigente dal 2014. In molti casi sono stati anche pagati i diritti e gli oneri concessori, e sono stati da tempo acquisiti addirittura i pareri necessari al rilascio dei titoli edilizi, senza però alcun risultato. Per non parlare dei Permessi di Costruire “convenzionati”, per i quali era stata adottata dalla precedente Giunta un’apposita delibera disattesa dagli uffici.
Danno economico pesante anche per le casse comunali
Il danno per l’indotto economico e per le Casse comunali è enorme, se si pensa che nel 2023 non è stato rilasciato alcun Permesso di Costruire mentre solo due Permessi di Costruire a Sanatoria hanno avuto esito favorevole. L’urgenza di un intervento per riattivare il volàno dell’edilizia, sostenendo gli interventi legati a riqualificazione energetica, riqualificazione sismica e abbattimento delle barriere architettoniche, ha determinato la necessità per i Tecnici locali di chiedere un incontro alla Dottoressa Enza Caporale, Commissario Prefettizio, con una nota scritta inviata alla fine di ottobre, al fine di sottoporle le difficoltà incontrate. Purtroppo la nostra richiesta è rimasta “lettera morta”.
Sono intervenuti gli ordini professionali di ingegneri, architetti e geometri
Il comportamento del Commissario è stato considerato uno sgarbo istituzionale e, quindi, sono stati investiti del problema anche gli Ordini Professionali degli Ingegneri, Architetti e Geometri che, prontamente, sono intervenuti chiedendo un incontro al Dirigente del II Dipartimento, il quale ha sostenuto che non ci fosse alcuna criticità nel proprio Dipartimento, salvo poi attribuire i ritardi contestati alla mancanza e alle frequenti assenze del personale ( forse dovrebbe “interrogarsi” sulle motivazioni che le determinano) e alla necessità da parte sua di porre rimedio agli atti non correttamente redatti dai precedenti Dirigenti. Purtroppo, chi opera nel settore vede invece ripetersi un copione già scritto.
E’ una storia che si ripete: stessa situazione negli anni 2013, 2015 e 2019
Il filosofo Giambattista Vico sviluppò la teoria dei “corsi e ricorsi storici” secondo cui, appunto, determinati eventi e avvenimenti vengono ciclicamente riproposti. In altre parole, la storia si ripete sempre. E così è accaduto a Palestrina quando (nel 2013, nel 2015 e nel 2019) lo stesso Dirigente era seduto sulla medesima poltrona e la Città era in affanno: furono fatte chiudere molte aziende dell’area industriale per irregolarità, vennero bloccati (come oggi) nuovi allacci, fosse Imhoff, condoni edilizi, permessi di costruire, ecc. ecc.
La nomina del 2023 avrebbe dovuto tenere conto del passato
Quando il Commissario Prefettizio, nel giugno 2023, ha nominato di nuovo lo stesso Dirigente al II Dipartimento Tecnico avrebbe dovuto ascoltare chi aveva memoria del passato e ricordare che la normativa vigente, in materia di pubblico impiego, stabilisce che nel conferimento di un incarico dirigenziale è necessario tener conto “in relazione alla natura e alle caratteristiche degli obiettivi prefissati, delle attitudini e delle capacità professionali del singolo dirigente, valutate anche in considerazione dei risultati conseguiti”. Insomma, a fronte della nostra richiesta, sarebbe stato quantomai opportuno consentire ai Tecnici operanti sul territorio di poter evidenziare le problematiche “riemerse” con il trascorrere dei mesi, concordando la possibilità di un incontro, richiesta che invece è stata completamente ignorata.
Negato un confronto democratico con le categorie
La normativa che ne disciplina i compiti, prevede che il Commissario Straordinario possa avvalersi, allo scopo di acquisire ogni utile elemento di conoscenza e valutazione in ordine a rilevanti questioni di interesse generale, – anche mediante forme di consultazione diretta – dell’apporto di rappresentanti delle organizzazioni esistenti e di altri organismi locali particolarmente interessati alle questioni da trattare, ed è tenuta, per l’azione amministrativa che svolge a seguito di libera valutazione politica, a rispondere delle scelte e delle motivazioni che hanno portato ad una determinata decisione, confrontandosi democraticamente con chi Le chiede un confronto e che ha diritto (per educazione) ad una risposta.
Pronti a manifestare il dissenso senza attendere i tempi della politica
E’ altrettanto vero che qualunque cittadino o associazione o partito politico può e deve di conseguenza, se tale confronto è negato, esercitare legittimamente il proprio diritto di critica nei confronti dell’operato e dell’azione del Commissario Straordinario con i propri mezzi, come avverrà nei prossimi mesi, in cui si manifesterà il proprio dissenso coinvolgendo le imprese locali. Di quanto programmato, saranno ben informati i cittadini con articoli sui quotidiani, con un capillare volantinaggio, con incontri di piazza e quanto necessario per risolvere una situazione che non può attendere i tempi della politica.