Successo per l’Università 4.0, che mette in rete scienza, ricerca e industria

Dalla ricerca nasce Bio Cult Strong, l’integratore ai probiotici sperimentato per due anni con ottimi riscontri su controllo di ansia e peso.

Una scoperta che può rivoluzionare l’approccio alla nutrizione, nei pazienti sani, e alla cura di malattie degenerative è stata presentata nel corso di un convegno scientifico organizzato dalla scuola di specializzazione in Scienza dell’Alimentazione dell’Università di Roma Tor Vergata.

La ricerca, portata avanti da Tor Vergata, La Sapienza e il Policlinico Gemelli, ha dato riscontri concreti sugli effetti di una miscellanea di probiotici su controllo del peso e stati d’ansia, nonché in termini di immunoterapia contro i tumori.

Un lavoro sostenuto da una piccola azienda farmaceutica della periferia romana, la Italfarmacia di Tor Sapienza del professor Mario Marchetti, che ha accettato di trasformare tale miscellanea in un prodotto da banco, il Biocult Strong, integratore innovativo da 120 miliardi di probiotici, con 8 ceppi batterici scelti tra quelli più frequenti nel microbiota di persone sane, per affrontare le insidie che nuocciono all’organismo.

E’ così che una piccola azienda prova a distinguersi per fronteggiare lo strapotere delle grandi multinazionali, puntando sulla collaborazione con l’università alla ricerca di un integratore che ripristina l’equilibrio del microbiota intestinale per interferire positivamente su malattie infiammatorie croniche, allergie, diabete e obesità.

“Integratore – conferma la professoressa Laura Di Renzo, docente di Tor Vergata  – che, per l’Aifa, non necessita della sperimentazione che abbiamo scelto di fare grazie a Marchetti che, da imprenditore, ha creduto nella ricerca in quell’ottica di Università 4.0 che mette in rete scienza, ricerca e industria”.

Lascia un commento

Rispondi