“Una pagina della nostra storia” commozione e orgoglio a Carchitti

Carchitti, tra le due guerre mondiali, fu al centro di una delle più importanti esperienze pedagogiche d’Italia.

Nella frazione (allora più nota con il nome di Mezzaselva) svolsero il loro “apostolato”, due maestri, che nella vita furono anche marito e moglie, e che rispondono al nome di Felice Socciarelli e Irene Bernasconi.

Socciarelli originario di Canino, in provincia di Viterbo, autore,  tra l’altro, di un testo di successo nel quale racconta la sua esperienza didattica, e  la moglie Irene Bernasconi, svizzera ticinese, attratta ancora prima del marito dalla questione sociale ed educativa rappresentata dalle misere condizione dei villaggi dei coloni della Campagna romana.

Il Volume – Una pagina della nostra storia

Il volume sopra ricordato di Socciarelli Scuola e vita a Mezzaselva, edito dalla casa editrice “La scuola” è stato usato per decenni da tantissimi maestri elementare, come testo base per la loro preparazione di docenti.

Ma Socciarelli, maestro autodidatta (era un contadino), che conseguì il proprio diploma magistrale nel lungo periodo del suo calvario negli ospedali militari romani, che provvedevano alla riabilitazione dei militari, è anche autore di altri testi meno noti.

Recentemente è stata acquisito da Peppino Tomassi il testo inedito Come divenni maestro, dove Socciarelli, che ha così ben descritto le sue tecniche educative nel volume su Mezzaselva, racconta anche quelle che ha usato per sé, per diventare appunto maestro.

Peppino Tomassi mentre firma con dedica una copia del volume.

La succinta autobiografica del maestro, insieme ad un racconto della moglie Irene Bernasconi (autrice a sua volta del volume, sempre riferito all’esperienza didattica maturata a Carchitti Quando i bambini non conoscevano i colori) intitolato La svolta, ed ad una raccolta di stornelli, raccolti a Carchitti sono stati pubblicati per cura di P. Tomassi, V. Perin ed E. Sbardella.

Il volume è stato presentato domenica 18 dicembre a Carchitti dal prof. Giulio Sforza, pedagogista e già docente presso la Facoltà di Magistero di Roma, e completa una “trilogia carchittana” che ha visto impegnato negli anni precedenti il Circolo Culturale R. Simeoni che ha dato alle stampe un volume intitolato Carchitti, un villaggio della Campagna romana, il ricordato Quando i bambini non conoscevano i colori, ed ora questo volumetto, corredato da preziose fotografie, su Felice Socciarelli ed Irene Bernasconi.

Fondamentale per la pubblicazione del volumetto sono stati l’apporto della Pro Loco di Carchitti e della sig.ra Paola Giovannetti, e di altri appassionati delle vicende storiche e pedagogiche del noto “villaggio dei capannari”, che ha saputo crescere e svilupparsi in poco più di un secolo nelle forme e con le produzioni che conosciamo.

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