di Alessio Dente
L’accusa è quella di omicidio. Non c’è l’ha fatta il 33 enne albanese colpito da 3 proiettili coinvolto in un incidente fra auto nella frazione di Valle Martella. Le ferite a cuore, testa e collo sono state fatali all’uomo e a nulla è valso l’intervento chirurgico con cui si è cercato in un primo momento di salvare l’uomo.
Un incidente automobilistico che nascondeva ben altro quello avvenuto lo scorso 8 dicembre, il giorno della festa dell’Immacolata. Uno scontro fra due auto, una Fiat Panda e Una Toyota Yaris scaturito a margine di un possibile regolamento di conti.
Il 33 enne albanese era arrivato al Pronto Soccorso del Policlinico Tor Vergata con ferite che non erano corrispondenti con la dinamica dell’incidente rilevato tra via Grandi e via di Acqua Felice, colpa i fori da proiettile presenti sul corpo.
Le altre persone coinvolte nell’incidente quindi potrebbero in realtà essere dunque gli esecutori materiali di una vendetta a scopo intimidatorio dove a farne le spese è stato proprio il cittadino di origini albanesi – con già diversi precedenti alle spalle – è ormai in Italia da alcuni anni.
Al momento sono al vaglio le posizione delle persone che erano all’interno della Panda scontratasi con la Toyota Yaris con all’interno l’albanese, rinvenuto ferito sul sedile posteriore dell’auto già privo di conoscenza all’arrivo dei soccorsi.