Palio di Sant’Agapito, la saga continua: il giudice annulla le nuove cariche

Riceviamo e pubblichiamo una nota con cui i tre soci fondatori comunicano la scelta del Tribunale di Tivoli di sospendere il nuovo direttivo per evitare che compiano ulteriori azioni.

La storia del Palio di Sant’Agapito continua, sempre più, a trasformarsi in una saga. Dopo l’annullamento dell’edizione 2019, per le lotte intestine al Comitato, e dopo che la pandemia ha “concesso” un anno di tempo ai contendenti per riporre l’ascia di guerra e tornare a lavorare per il bene della manifestazione e della città, la vicenda non riesce ancora a risolversi. Basta digitare “palio”, sul motore di ricerca di Numero Zero, per trovare il riassunto delle puntate precedenti. Oggi, dai tre soci fondatori espulsi dall’associazione che si sono rivolti al Tribunale di Tivoli per far valere le loro ragioni, riceviamo una nota con cui si comunicano le determinazioni del giudice sulle nuove nomine effettuate all’interno del “Magistrato del Palio”. Una nuova tappa di un percorso ad ostacoli che, si spera, possa portare tutti a più miti consigli, per giungere in tempi brevi ad una soluzione che sia ragionevole e rapinda, non dettata dai tempi indefiniti di un tribunale. (Massimo Sbardella)

Di seguito il comunicato stampa dei soci fondatori che si sono rivolti al Tribunale di Tivoli contro le nomine di Alessio Bruni presidente, Rodolfo Baldazzi presidente onorario e il nuovo direttivo, comunicano le decisioni del Giudice: i nuovi vertici sospesi e diffidati dal compiere ulteriori azioni.

Altro da aggiungere? Ci piacerebbe rispondere “assolutamente no”, ed invece è necessario fare alcune considerazioni su quanto pubblicato, e su cose accadute. Il 21 dicembre 2020 si è svolta l’udienza per la sospensiva, ed il Giudice, in tempo record, neanche 36 ore dopo, ha sospeso il Consiglio Direttivo che si era costituito nell’assemblea del 16 febbraio 2020, nelle persone del Sig. Alessio Bruni, nella carica di Presidente, i Sigg Adriano Brasacchio, Francesco Proietti Libianchi, Ugo De Rose e Isabella De Paolis, quali Consiglieri, Rodolfo Baldazzi come Presidente Onorario; persone che, in “parole povere”, secondo il giudice potevano compiere e fare, sia collegialmente che individualmente, qualsiasi cosa e/o azione irreparabile per l’Associazione (ogni lettore è libero di interpretare come vuole ciò che il Giudice ha scritto nell’ordinanza pubblicata, però si può dire che non è un complimento in assoluto!!).

Ad oggi di azioni irreparabili non si hanno notizie (incrociamo le dita!), ma sappiamo che il sig. Alessio Bruni si è recato preso l’Agenzia delle Entrate di Palestrina per cambiare il nominativo del Presidente dal Dott. Paolo Ponzo a sé stesso, e poi anche variare la sede legale, domicilio fiscale e luogo di esercizio da Via Ceciliana n. 15 a Viale della Vittoria 21 (chi risiede a questo indirizzo? Casualità: il Sig. Rodolfo Baldazzi, e tutto torna). Poteva farlo? La risposta è “sicuramente si”, solo se lo ha fatto prima della notifica dell’atto di citazione con cui lui ha appreso l’impugnazione del verbale assembleare del 16 febbraio 2020. Se lo ha fatto dopo, da chi è stato consigliato? Oppure ha fatto tutto di testa sua? Se fosse così non era meglio aspettare il 21 dicembre e fare le cose “per bene secondo la legge”? Si specifica che, da un nostro controllo, alla data del 25 giugno 2020 ancora risultava come Presidente il Dott. Paolo Ponzo; comunque si cercherà di fare luce anche su questa data.

Un fatto ancora più grave è accaduto: il Sig. Alessio Bruni ha tentato di avere accesso alla somma di euro 3.000,00, depositata dal Dott. Paolo Ponzo da utilizzare SOLO per uno scopo, e che tale importo può essere ritirato dopo il 2022 se non addirittura dopo il 2023. Domande: perché il sig. Alessio Bruni voleva ritirare tale somma? A cosa gli serviva questo denaro, già destinato per un’eventualità ben precisa? Per dovere di cronaca il tutto accadeva a fine novembre, appena un mese prima della causa di sospensiva, e comunque tale somma non è stata prelevata.

Poi ci si chiede: il sig. Alessio Bruni, che lo stesso giorno del 16 febbraio 2020 si era affrettato a sbandierare su FB, e successivamente con un’intervista su Radio Onda Libera, di essere stato nominato Presidente e comunicare i nominativi dei Consiglieri sopracitati, come mai non ha fatto la stessa cosa, con la stessa tempestività, comunicando attraverso i medesimi canali di essere stato sospeso da quella carica con un’Ordinanza del Tribunale di Tivoli? E perché ora, con questa Ordinanza in mano, non si reca all’Agenzia delle Entrate a mettere riparo a ciò che ha fatto, rimettendo le cose a posto?

Lui avrebbe dovuto rappresentare il nuovo che avanza, ma un adagio racconta “chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova”. Sarà vero che non si sarebbe potuto sapere chi/cosa poteva trovarsi? Oppure sarà vero che “la strada nuova” era ed è già conosciuta in tutte le sue sfaccettature?

Ci sembra doveroso informare chi legge che il giorno 19 gennaio 2021 si è tenuta la seconda udienza di merito contro il Sig. Rodolfo Baldazzi (per la prima denuncia ricevuta dopo l’esclusione di alcuni soci fondatori n.d.r.), il quale non ha dato alcun mandato rappresentativo né all’Avv. Marcello Bernardini, che finora ha rappresentato lui ed il Sig. Bruni in tutte le procedure promosse contro di loro, e né ad altro avvocato. Il 14 settembre 2021 ci sarà l’udienza per giungere alla conclusione del procedimento, ovviamente il Sig. Rodolfo Baldazzi non ha vinto alcunché!!

Ci piace lasciarvi con questa frase di Marco Aurelio “Spesso compie un’ingiustizia non solo chi fa, ma anche chi non fa qualcosa”.

I soci fondatori del Palio di Sant’Agapito ricorrenti
(Antonella Coltellacci, Angela Nardi, Giuseppe Ilardi)

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