Palestrina in fermento per la terza tappa dei play off di B

di Massimiliano Rosicarelli

Palestrina. Mancano poche ore e che ore. Sono ore frenetiche nella città prenestina, pronta ad accogliere gara 3 della semifinale play-off promozione (tra Palestrina e Bisceglie) per la serie A2 di pallacanestro, in programma venerdì 19 maggio in un PalaIaia esaurito in ogni ordine di posto. Abbiamo fatto tappa proprio nella struttura in cui molto probabilmente il Palestrina cercherà di far rispettare il fattore campo, tanto venerdì che domenica alle 18 contro un Bisceglie battibile ma pur sempre temibile come ci fonerma coach Gianluca Lulli. “Siamo pronti, prontissimi e sono certo, convinto che il nostro magnifico pubblico sarà davvero il sesto giocatore spingendoci verso la finalissima. La squadra è concentratissima, tutti sentiamo inevitabilmente l’attesa di un qualcosa di storico per tutta Palestrina”. Effettivamente, nell’allenamento che precederà la rifinitura in vista di domani sera, tutti i ragazzi a disposizione del coach sono perfettamente consapevli dell’importanza di avere 2 gare interne in casa, davanti ad un pubblico pronto a riversarsi in massa al PalaIaia, tanto venerdì sera alle 20,30 quanto domenica alle 18.00. “La gente come noi non molla mai” sussurrano quei tifosi che stanno organizzando una coreografia davvero da serie A in cui il classico top segret è d’ordinanza ma a farla da padrone, tra le immancabili trombette assordanti di prenestinistà (andatelo a dire alla gente di Matera e alle loro orecchie), il colore predominante sarà l’arancioverde per una notte, anzi una serata, venerdì e una domenica pomeriggio da leoni. L’attesa è pronta a lasciare il posto al grido incessante del Pa-Pa-Palestrina in un venerdì sera d’altri tempo, emozionante e colmo di voglia di emergere, di farcel,a di entrare di diritto nella storia del basket italiano. La vittoria intanto questo Palestrina l’ha già portata a casa, entrando di fatto nelle teste di tanti cittadini mai visti prima al PalaIaia o collegati sul canale telematico della Società. E scusate se è poco, si è poco, ma il bello sta per arrivare, tra qualche ora e in un fine settimana diverso dagli altri. La storia è pronta per essere trascritta nel libro dello sport cittadino, a voi, ragazzi che indossate la canotta prenestina, carta e penna, scrivetela fino all’ultima riga, con la parole FINALE da conquistare su un parquet contornato da quasi 2 mila arancioverdi festanti.

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