A denunciare l’aggressione presso il Pronto Soccorso la Cisl FP che accusa la Direzione della Asl Rm5 e chiede la Polizia per il Pronto Soccorso di Palestrina.

Ospedale di Palestrina. “Con la presente la CISL fp vuole denunciare l’ennesimo episodio di violenza di cui frequentemente sono vittime gli operatori sanitari in forza nei Pronto Soccorso.

Nella fattispecie nella notte tra il 18 e il 19 marzo us, un uomo accedeva nei locali del PS dell’Ospedale “Coniugi Bernardini” di Palestrina in cerca di morfina, non sentendosi accordare la richiesta dal medico di guardia, il paziente ha reagito con violenza malmenando il medico ed un OSS e minacciando di morte gli operatori brandendo un coltello.

Episodi di violenza verbale, fisica e minacce sono purtroppo diventate estremamente frequenti nei reparti che si occupano della gestione delle emergenze e che, gli operatori tutti gestiscono con grande spirito di sacrificio e professionalità, ma sacrificio e professionalità non possono assolutamente costituire l’unico strumento con cui il personale sanitario può affrontare eventi di questo tipo.

Ci preme ricordare, che gli episodi regolarmente denunciati, costituiscono la punta di
un iceberg, di un sommerso che infermieri, medici, OSS, addetti alla sicurezza etc, in uno spirito di comprensione delle tensioni che pervadono gli utenti dei PS, non denunciano, gestendo con professionalità continui episodi di aggressioni verbali, offese, urla, sputi e minacce.

Questa situazione inevitabilmente aumenta la sensazione di disagio legato all’insicurezza e alla frustrazione, il tutto aggravato dalla carenza di personale che sottopone il personale a doppi turni, rientri dai riposi per essere gratuitamente offesi, aggrediti e minacciati.

A tali e continue situazioni di tensione, vengono coinvolti anche tutti quegli
utenti che afferiscono ai pronto soccorso con atteggiamento di pazienza e di rispetto delle priorità di cure che riguardano tale ambiente sanitario.

Si esorta pertanto l’azienda, e tutti gli organismi preposti a mettere in atto tutte le misure finalizzate a garantire la sicurezza degli operatori e degli utenti.

Si chiede l’istituzione di un punto di Polizia presso il PS del PO di Palestrina, così come è stato fatto per Colleferro e Tivoli, strumento fondamentale che già di per se costituisce un deterrente per gli utenti malintenzionati ad adottare condotte lesive e pericolose, e contribuirebbe a far sentire in sicurezza il personale e l’utenza.

L’adozione di telecamere di sorveglianza degli ambienti, e/o telecamere indossate dagli operatori che registrino gli episodi di violenza e che siano in collegamento con le forze dell’ordine che verrebbero allertate tempestivamente attraverso un pulsante.

Un altro intervento, altrettanto importante che contribuirebbe ad una migliore gestione dei pazienti presenti negli ambienti del PS in oggetto, consiste nello scorporare gli 8 letti di medicina d’urgenza dagli ambienti del PS, così come avviene in tutti gli ospedali, e che solo a Palestrina sono interni all’unità operativa del PS, con aumento di lavoro per gli operatori già gravati dai continui eventi di iperafflusso.

La scrivente OS ritiene che tali condizioni di lavoro siano assolutamente inaccettabili e ritiene la direzione strategica direttamente responsabile di quanto finora elencato, in quanto non ha provveduto, come ha invece fatto su altri presidi ospedalieri, ad istituire un punto di Polizia anche presso il PS di Palestrina, e chiede pertanto che si proceda con estrema celerità a mettere a disposizione degli operatori del presidio in oggetto, tutti gli strumenti necessari a garantire la sicurezza di lavoratori e utenza”.

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Pubblicato da Matteo Palamidesse

Vicedirettore di Numerozero, giornalista dal 2006 con la grande passione per la fotografia. Metà casa in Italia, metà in Etiopia. Divide la sua vita tra lavoro, famiglia ed amici (pochi ma buoni).

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