Migliaia di persone hanno affollato la Cattedrale di Sant’Agapito a Palestrina, dove si sono tenuti i funerali di Camilla Cecconi, deceduta a 20 anni a seguito di un investimento.

Al presente articolo ha collaborato Massimiliano Rosicarelli.

Un incidente che, per la famiglia di Camilla, non ha colpevoli. La donna che l’ha investita, lacerata dal dolore e dal rimorso, è stata una pedina infausta di qualcosa di impensabile.

Ad accogliere la salma, lo striscione delle compagne della Volley Labico recitante una frase tratta dai Giardini di Marzo di Battisti: “Eppoi ancora, ancora amore, amor per te“.

Camilla

 

 

 

 

 

Uno striscione di grandi dimensioni, appeso sulla scalinata, recita: “E sarà la stella più brillante del cielo ad indossare il tuo sorriso

Dentro e fuori la chiesa, stipate, in un abbraccio stretto alla famiglia ed agli amici di Camilla, migliaia di persone, amici, conoscenti, semplici concittadini, gli amici dell’Azione Cattolica. A presiedere il rito delle esequie S.E. Mons. Mauro Parmeggiani, insieme ad Don Ludovico Borzi, parroco della Cattedrale, Don Fernando Cianfriglia, parroco della Parrocchia Sacra Famiglia e Don Franco Proietto, ex parroco della Sacra Famiglia e amico della famiglia Cecconi.

Proprio loro, in splendidi abiti bianchi, mamma Mirna, papà Emilio e il fratello Andrea hanno accompagnato Camilla nell’ultimo saluto.

Mons. Parmeggiani in un passo dell’omelia ha sottolineato:

Camilla era anima bella che, educata dalla sua famiglia, aveva scelto come programma di vita quello delle Beatitudini, un programma che Gesù ci ha dato per garantirci la felicità ora e per sempre.

Un programma che l’aveva resa una buona cristiana, una catechista dedita alla trasmissione della fede ai bambini della comunità della Sacra Famiglia.

Che, impegnata nello studio, aveva fatto quale regola di vita l’amore verso il prossimo. Piena di gioia era una sorta di collante per i compagni di scuola e università, in parrocchia, in Azione Cattolica.

Amore verso il prossimo che si apprestava a realizzare un nuovo passo tramite un viaggio missionario in Eritrea che avrebbe compiuto tra pochi giorni, amore al prossimo che ha continuato a esercitare anche dopo la sua morte poiché lei stessa, non indotta da altri, al compimento del diciottesimo anno di età, aveva scelto qualora fosse sopraggiunta la morte, di donare i suoi organi. Organi che ora stanno facendo vivere altre persone.

Davanti a questa morte tutti ci siamo chiesti, ci chiediamo e continueremo a chiederci: perché?”.

Anche Don Franco Proietto ha sottolineato la generosità e l’altruismo della ragazza: “Camilla era una ragazza che ha affrontato le sfide della breve vita con il sorriso e con la gioia del cuore e che è riuscita a donare tutta se stessa al prossimo. Tra qualche giorno saremmo dovuti partire per l’Africa invece il Signore l’ha chiamata a se tra gli angeli del paradiso“.

Camilla

La comunità intera con coro unanime ha affidato Camilla alla Misericordia di Dio, chiedendo il conforto della fede, della vicinanza e soprattutto pace per i suoi cari “che hanno tutto il diritto di piangerne l’umano distacco e  – se vogliono – anche di protestare con Dio che un giorno ci farà comprendere i Suoi piani” ha sottolineato Don Mauro al termine della sua omelia.

Presente al funerale anche Elisa Ferrera, la sua migliore amica, quella con cui aveva fatto tutte le scuole e che sentiva una sorella. Per esserci è uscita dall’Umberto I e, viste le condizioni ancora precarie, è stata a lungo all’interno dell’ambulanza della Croce rossa italiana. Croce rossa che è dovuta intervenire più volte per soccorrere le tante persone che, tra caldo e commozione, hanno avuto dei malori.

 

Lascia un commento

Rispondi