La direzione della Asl Roma 5 annuncia l’arrivo della risonanza magnetica. Ma sarà disponibile soltanto tra un anno. Dopo le fiamme dell’8 dicembre, il fumo negli occhi del 10 gennaio

di Massimo Sbardella

Con l’ospedale di Tivoli chiuso da un mese e Palestrina e Colleferro che soffrono la situazione di emergenza, la direzione generale della Asl Roma 5 prova a gettare fumo negli occhi con una nota che lascia tutti interdetti. “La Asl Roma 5 – scrive l’azienda sanitaria tiburtina – prosegue nel suo impegno di migliorare le infrastrutture sanitarie del territorio. A partire dall’11 gennaio, è in fase di allestimento il cantiere che permetterà l’installazione di una unità di risonanza magnetica nel presidio ospedaliero di Tivoli. “In un momento così grave per la città – afferma il Direttore generale, Giorgio Giulio Santonocito – la realizzazione ormai prossima di un intervento così importante restituisce la misura dell’impegno dell’Azienda alla ripresa del presidio di Tivoli”.

La prima sensazione che suscita la comunicazione è di stupore: come si fa ad installare una risonanza dentro una struttura chiusa per incendio? In realtà basta proseguire la lettura per rendersi conto che, ancora una volta, il buon Santonocito si esibisce nell’ennesima “supercazzola” del Conte Mascetti.

I tempi biblici per montare un macchinario

L’avvio della fase di lavorazione impiantistica, – scrive la Asl – delle pratiche autorizzative necessarie, già portate avanti da tempo, verrà seguita dalla completa implementazione del macchinario nel presidio ospedaliero. Tutte le operazioni verranno concluse entro l’anno“.

Un anno per installare un macchinario? Neanche se dovessero comprarlo all’Ikea e montarlo nei fine settimana potrebbe aver senso una previsione del genere. Basta cercare sul web per rendersi conto che, di norma, una cosa del genere richiede un paio di mesi o poco più. In realtà, dopo il fuoco dell’8 dicembre, Santonocito ha bisogno di un po’ di fumo per nascondere la paralisi in cui è caduta la Asl, denunciata proprio ieri da quasi tutte le sigle sindacali.

Rsm anche a Colleferro ma sempre in un anno

Tale innovazione – si incensa ancora il direttore – riguarderà anche l’ospedale di Colleferro, in cui saranno avviati a breve i lavori, sempre con lo scopo di portarli a termine entro la fine del 2024“.

Una precisazione che sgomenta in quanto conferma che, anche laddove l’ospedale non ha subito alcun incendio, il tempo di realizzazione è comunque fissato ad un anno.

Si tratta – continua l’auto-celebrazione della Asl – di un grande traguardo per l’Azienda che, da anni, si spende per il raggiungimento di questo obiettivo. Finora, il territorio della Asl Roma 5 non ha mai avuto risonanze magnetiche pubbliche attive, limitando fortemente i pazienti, specialmente quelli in situazioni di disagio o provenienti dalle aree interne, costretti a spostarsi verso centri di maggiori dimensioni o in strutture private”.

Le specifiche tecniche

Le due risonanze – conclude la nota – sono delle 1.5 Tesla di ultima generazione in grado di fornire diagnosi che, attualmente, non sono eseguibili, né attuabili in assenza di raggi X. L’utilizzo, quindi, non comporta alcun possibile danno dovuto a un’esposizione alle radiazioni dannosa“.

Miracoli dell’Anno Santo

Le unità acquisite si inseriscono nell’ambito dei finanziamenti per il Giubileo 2025. Grazie a questi stanziamenti, la Asl Roma 5 ha approntato un piano di interventi strutturali, del valore di 24 milioni di euro, che interesserà i principali presidi ospedalieri del territorio“.

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