Ormai appare chiaro che a colpire decine di cittadini con furti e danni alle automobili sia una banda ben organizzata. Scorrerie in tutta l’area Prenestina. Questa mattina Palestrina si sveglia con tre furti, Zagarolo e San Cesareo scontano l’interesse dei malviventi con decine di colpi messi a segno.
All’inizio sembravano colpi messi a segno da qualche malvivente in cerca di denaro facile e le città prese nel mirino risultavano essere Zagarolo e San Cesareo.
Solo una settimana fa, il sindaco di Zagarolo, Emanuela Panzironi, intervenendo alla trasmissione radiofonica “Zero in Onda” ci confermò che i carabinieri stavano indagando in merito, vista la gravità ormai palese della vicenda.
Già, perché i furti sembrerebbero il frutto di una organizzazione più complessa e non “colpi messi a segno” da qualche delinquente in crisi di denaro contante.
Questa mattina Palestrina ha assaggiato cosa vuol dire alzarsi per andare a lavorare e trovare la macchina poggiata a terra o su due blocchetti. Oltre al danno economico derivante dal furto e dai danni alla carrozzeria, la rabbia per l’atto commesso nella notte, quando, come qualcuno ha sostenuto “tutti siamo a casa nel rispetto delle regole e qualcun altro invece va in giro senza alcun controllo e indisturbato”.
San Cesareo e Zagarolo sanno bene cosa significhi, sono mesi che sperimentano le conseguenze di queste scorribande, decine i colpi messi a segno sia nei centri storici della città che nelle zone più periferiche.
Allo stato attuale non sappiamo se qualche telecamera abbia ripreso o meno i furti, sappiamo però le immagini riprese dalle telecamere “potrebbero aiutare gl inquirenti nelle indagini”, proprio come ci ha confermato il sindaco di Zagarolo, Emanuela Panzironi.