Discarica Porta Neola: revocata la concessione per utilizzo come discarica

La Regione revoca all’impresa la concessione per l’utilizzo come discarica di inerti dell’ex cava in località Porta Neola, lungo il vallone dell’Acqua Rossa. La possibilità del fare del sito una discarica di inerti si era riaffacciata con forza negli ultimi tempi tanto da far insorgere gli enti locali coinvolti e le associazioni del territorio. Successo per queste ultime che avevano avviato una petizione firmata da migliaia di persone, proprio per scongiurarne l’eventualità. Il Sindaco di Poli, Federico Mariani: ” La questione non è ancora stata risolta in modo definitivo“.

La Direzione Regionale “Politiche ambientali e ciclo integrato dei rifiuti”, con le determinazioni G00449 e G00450, del 21 gennaio 2021, ha dichiarato conclusa la “conferenza dei servizi per il rinnovo dei Decreti 20/ 21/2008 alla società D.A.F. srl”. In buona sostanza, è stata revocata all’impresa la concessione per l’utilizzo come discarica di inerti dell’ex cava in località Porta Neola,  lungo il vallone dell’ Acqua Rossa, a est di Roma.

“E’ un primo, importante successo” esordisce il Sindaco di Poli Federico Mariani, a nome di tutti coloro che hanno contribuito a raggiungerlo. “La mobilitazione immediata e compatta  delle associazioni, di cui ben 18 facenti parte di ALP-Alleanza Prenestina, dei Comitati di quartiere, degli amministratori dei Comuni, del Municipio VI, delle Comunità montane, delle Istituzioni Culturali e dei cittadini dei territori interessati,  che hanno sottoscritto in migliaia la petizione online lanciata da ALP-Alleanza Prenestina, ha conseguito un risultato fondamentale. 

Ricordo brevemente – continua Mariani – che era stato inviato al Responsabile Nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli, nominato dal Tar del Lazio commissario ad acta per decidere sul rinnovo di questa concessione, e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingarettiun documento, sottoscritto da tutte le parti in causa, che denunciava l’alto tasso di criticità e di pericolo che una tale discarica avrebbe causato in quella zona.

La nota della Protezione civile, che segnala la decisione, e le Determinazioni con cui il Direttore per le Politiche ambientali e ciclo dei rifiuti della Regione Lazio, chiude negativamente la Conferenza dei servizi, conclude per il momento una questione molto delicata, sulla quale manteniamo comunque alta l’attenzione, perché la questione non è ancora stata risolta in modo definitivo.

E’ un momento decisivo – conclude il Sindaco di Poli – per il futuro di questo comprensorio. Si è creato un fondamentale patrimonio di condivisione sul suo futuro, un’azione collettiva che ribadisce con ferma convinzione la volontà di battersi per un futuro di sostenibilità e vivibilità, per uno sviluppo fondato sulla tutela e la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio ambientale del comprensorio prenestino”.

Il documento inviato al dottor Borrelli era stato sottoscritto dai Sindaci dei Comuni di Poli, Tivoli, San Gregorio, Palestrina, Gallicano, Zagarolo, Castel San Pietro Romano, Casape, Rocca di Cave; dai Commissari delle Comunità Montane IX e XI, dal Presidente del VI Municipio, dal direttore di Villa Adriana e Villa d’Este, da ALP-Alleanza Prenestina (network di 18 associazioni), dal Comitato di Quartiere “I Giardini di Corcolle”, dalle associazioni “Salviamo Villa Adriana”, “Ponte Lupo-I Giganti dell’Acqua” e dal Circolo Legambiente di Tivoli.

Ricordiamo, infine, che  gran parte dei comuni dell’Area e delle Comunità Montane competenti per territorio hanno approvato con specifici  atti amministrativi il Manifesto proposto da  ALP-Alleanza Prenestina, che va nella direzione indicata dal Sindaco di Poli Federico Mariani. 

Pubblicato da Matteo Palamidesse

Vicedirettore di Numerozero, giornalista dal 2006 con la grande passione per la fotografia. Metà casa in Italia, metà in Etiopia. Divide la sua vita tra lavoro, famiglia ed amici (pochi ma buoni).

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