“Concorsopoli Lazio”: si dimette il presidente del Consiglio Mauro Buschini. E’ l’ora della verità?

Lasciata la guida della Pisana, Buschini potrebbe intraprendere la strada della “trasparenza”. Quanti altri comuni nel gioco dei concorsi come Allumiere? Potrebbe succedergli Marco Vincenzi.

Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini, ha annunciato le proprie dimissioni dai piani alti della Pisana. “Buschini – spiega l’agenzia Dire – ha comunicato al gruppo del Pd le sue dimissioni da presidente del Consiglio regionale del Lazio, una scelta motivata col conflitto di interessi che esploderebbe al momento della nomina, che solo il presidente può effettuare, dei componenti della commissione Trasparenza chiamata, tra le altre cose, ad indagare sulla vicenda delle 24 assunzioni alla Pisana, pescate dal concorso del Comune di Allumiere”. Una scelta adottata, a dicembre, dall’ufficio di presidenza guidato dallo stesso Buschini che, oggi, ha comunicato commosso la sua decisione al gruppo dem alla Pisana.

Al momento, quindi, Buschini è l’unico a sacrificarsi sulla vicenda delle assunzioni a tempo indeterminato al Consiglio regionale del Lazio, non tramite concorso specifico ma andando a prenderli da un bando del comune di  Allumiere. Un concorso che, come scritto dai principali quotidiani, vedrebbe tra i vincitori diversi esponenti del Pd, del Movimento 5 stelle e della Lega (quindi, in qualche modo, figure riconducibili ai membri dell’ufficio di presidenza della Pisana).

Procedura legittima ma poco opportuna

“Nonostante la legittimità del provvedimento – sottolinea l’Agenzia Nova – è stata sollevata dai consiglieri regionali di  opposizione una questione di opportunità e, proprio per fugare ogni dubbio sulla legalità del procedimento, il presidente Buschini aveva proposto, nella scorsa seduta  d’aula, l’istituzione per legge di una commissione regionale permanente Trasparenza”.

Buschini primo firmatario della legge sulla trasparenza?

Secondo alcune fonti, con le dimissioni di oggi Buschini vorrebbe, da consigliere  regionale, proporre il disegno di legge come primo firmatario. La notizia scuote tutta la politica regionale perché, a quanto pare, dopo il suo “sacrificio” Buschini punterebbe a portare alla luce altre situazioni “curiose” che, al pari di quanto accaduto ad Allumiere (piccolo comune sotto i 4000 abitanti, a 522 metri sul livello del mare, subito sopra Civitavecchia), vedrebbero altri “politici” di diversa estrazione ricorrere a meccanismi molto simili: far passare le assunzioni a cui tengono, sfruttando graduatorie di comuni più o meno grandi della Provincia di Roma. Un quadro che fa tornare alla mente alcuni concorsi (espletati o ancora in corso) sparsi un po’ ovunque, con candidati “noti” e meno noti, da Guidonia a Rocca Santo Stefano, da Ardea a Zagarolo, da Marino a Palestrina, come descritto dettagliatamente tre mesi fa – e, prima ancora, a novembre – da un’inchiesta della giornalista Elisabetta Aniballi di Guidonia (ripresa da alcuni quotidiani). 

Occorre chiarezza per non fare di tutta l’erba un fascio

Una situazione che, a maggior ragione in un momento di grande difficoltà per l’Italia come quello attuale, è fondamentale chiarire appieno per evitare quei rigurgiti di antipolitica che finiscono per alimentare il qualunquismo del “sono tutti uguali”. In realtà, per fortuna, i politici non sono affatto tutti uguali e, al di là delle bandiere e delle appartenenze, ben venga un momento di chiarezza e di trasparenza affinché chi ha sbagliato paghi, e si faccia da parte, e – al tempo stesso – si riconosca che (in ogni partito) c’è ancora una fetta consistente di donne e di uomini che lavorano con serietà e in modo onesto, intendendo il “bene comune” come fine ultimo e non solo come mero spot elettorale.

Il successore è Marco Vincenzi

Nelle ultime ore netta è la sensazione che a succedere a Buschini potrebbe essere l’attuale capogruppo del Pd, Marco Vincenzi.

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