A Rocca di Papa, Cimino e Pucci si contendono i delusi della destra

Aspro confronto tra le due candidate per accaparrarsi i voti di chi non ha condiviso la scelta della coalizione del centrodestra calata dall’alto

Rocca di Papa. Il botta e risposta a distanza tra Veronica Cimino ed Elisa Pucci, su mancanza di trasparenza e presunti conflitti di interessi, accende i riflettori sulla sfida al femminile. A rendere particolarmente aspri i rapporti tra le due candidate sindaco donna di Rocca di Papa ci sarebbe, in particolare, la consapevolezza di essere contrapposte nel dividersi quei voti del centrodestra che lascerà per strada il candidato ufficiale, Massimiliano Calcagni. Sia Veronica Cimino, infatti, che Elisa Pucci sanno bene che, al di là di qualche operazione di facciata, il proprio elettorato si trova per lo più a destra, come conferma la presenza tra i principali sostenitori delle due candidate di pezzi importanti del centrodestra rocchigiano.

Il documento firmato a luglio dal centrodestra di Rocca di Papa

La scelta di Calcagni, infatti, non è stata condivisa da parte da Davide Fondi (ristoratore), Alvaro Fondi, Gian Luca Zitelli e dai consiglieri Roberto Trinca (almeno inizialmente) e Massimo Grasso che, non avendo risposte riguardo le loro proposte, hanno quindi scelto di appoggiare in parte Cimino (Massimo Grasso), in parte Elisa Pucci (sostenuta da Davide Fondi, Gian Luca Zitelli e Mauro Fei).

Voti che, ovviamente, da soli non basterebbero a puntare ad uno dei due posti a disposizione per il ballottaggio ed ecco, quindi, che entrambe – oltre ad attaccarsi sui social in continuazione e lanciarsi frecciatine anche durante il confronto con i focolarini – spostano la partita andando a pesca anche sulla sponda opposta, cercando di rosicchiare consensi ad Andrea Croce, candidato ufficiale nel centrosinistra.

La Cimino tra Cinzia Botti e l’eurodeputata Lega Luisa Regimenti

Cimino, infatti, può anche farsi vedere vicina alla Ministra Bonetti ma circa un anno fa organizzava cene in un ristorante del posto accanto a Cinzia Botti, oggi capolista Lega, per sostenere l’eurodeputata di Salvini Reggimenti. Anche i tentativi di Pucci di aggrapparsi alla consigliera regionale Marta Bonafoni lasciano a desiderare se poi mette insieme in piazza imprenditori, ex delusi dell’Ulivo, ex assessori di Crestini e Cimino – come Gian Luca Zitelli – ed ex papabili candidati sindaco della destra come Mauro Fei. Un modo di sfruttare la politica, spacciandosi per civiche, che ha tanto l’aria di un gioco delle tre carte mirato più alla ricerca del consenso che ad una visione amministrativa del ruolo.

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