Cambiare il mondo non è facile, ma cambiare il nostro modo di pensare può diminuire gli stati di ansia. Un’ alternativa valida per evitare gli ansiolitici.
E’ impossibile rimanere indifferenti di fronte a ciò che succede ogni giorno. I media ci bombardano con notizie orribili, sbattendoci in faccia le immagini crude di una realtà violenta e disumana. C’è tanta paura e gli attacchi d’ansia e di panico sono fenomeni diventati frequenti per parecchi di noi. La conferma viene anche dall’incremento della vendita di ansiolitici. Tuttavia, a causa dei loro pesanti effetti collaterali, questi spingono i pazienti a cercare alternative che siano più naturali.
L’introspezione spirituale o la preghiera hanno capacità anti stress accertate da tempo.
I ricercatori del Wake Forest Center in America hanno stabilito qual è il meccanismo che agisce e quali sono le funzioni del cervello coinvolte nel processo. I pazienti dello studio che non avevano praticato alcun tipo di spiritualità prima, hanno riportato una diminuzione del livello di ansia pari al 39%, rilevata da scansioni cerebrali effettuate con una risonanza speciale.
Questo risultato dimostra che mezz’ora dedicata alla spiritualità aiuta a ridurre l’ansia di tutti i giorni. Esso consente di mantenere la mente concentrata sul momento presente, senza essere sopraffatti dalla preoccupazione di un futuro incerto.
Inoltre dedicare tempo al nostro spirito libera la mente da pensieri negativi, tranquillizzando il nostro stato d’animo. Anche se preghiera e meditazione non cambieranno gli eventi del mondo, potranno trasformare il nostro modo di pensare senza distaccarci dalla realtà. Essi sono un valido aiuto per raggiungere maggiore consapevolezza e controllare meglio l’ansia, fonte di molti disturbi così dannosi per la nostra salute.