L’assessore alla Cultura del comune di Valmonte risponde alle polemiche sollevate da una consigliera comunale sulla decisione presa riguardo la biblioteca comunale.
“La gestione di una biblioteca di pubblica lettura, come la selezione dei libri da scartare e delle modalità per farlo, segue criteri e linee guida ben precisi, stabiliti da organismi internazionali qualificati come Unesco ed Ifla.
Ed è secondo quanto stabilito da questi organismi che il Comune di Valmontone ha deliberato in che termini provvedere alla cosiddetta declassificazione del patrimonio librario obsoleto e in cattivo stato di conservazione.
Una pratica che, con periodicità di almeno due anni, viene eseguita in ogni biblioteca, senza per questo dar vita a reazioni scomposte e immotivate”.
Per far questo, come è ben descritto nella risposta alla mozione, il Comune ha incaricato una professionista Valmontonese per 3.120 euro come consulente tecnica per il trasferimento all’interno di Palazzo Doria della Biblioteca e dell’Archivio Storico, nonché per dare indicazioni per una revisione generale e logistica degli spazi all’interno dell’edificio.
“Stupisce – sottolinea l’assessore Angelucci – che chi oggi si scandalizza per una prassi normale, che consentirà presto di aprire al pubblico la biblioteca, nel gennaio 2014 diede, per le stesse motivazioni, un incarico da oltre 6mila e 300 euro ad un architetto per un progetto preliminare, che prevedeva 360 mila euro di lavori ed acquisti, da cui la Città non ha tratto alcun beneficio”.
L’assessore conclude spiegando la motivazione per cui non è disposta a donare libri alle associazioni:
“Non posso permettere che vengano donati alle associazioni libri in pessime condizioni di igiene e di scarto, della cui esistenza ci siamo resi conto solo in fase di sistemazione e catalogazione, la quale, sebbene prevista e consigliata con cadenza almeno biennale, non è mai stata effettuata.
Conclude: “Peccato che chi oggi si lascia andare a facili proclami dimentichi che ha avuto due anni e mezzo di tempo per adempiere al proprio ruolo istituzionale.
Le mozioni vanno valutate certamente per la sostanza ma anche lette in funzione di chi le propone. Questo Assessorato, insieme alla Giunta e al Sindaco, ha sostenuto tutte le iniziative messe in atto dai valmontonesi a favore delle città terremotate.
Mettiamo fine alla retorica, restituiamo dignità alla politica con comportamenti adeguati e, se possibile, aspettiamo di protocollare le mozioni prima di inviarle ai giornali e postarle su Facebook”.