Il processo per disastro ambientale nel quale sono imputati Manlio Cerroni e lo storico collaboratore Francesco Rando viene rinviato all’8 Febbraio 2017. La motivazione sarebbe nella posizione di uno dei giudici a latere, il dott. Paolo Colella, ormai prossimo alla pensione.
Tutto rinviato al prossimo 8 febbraio: il processo per disastro ambientale e avvelenamento delle acque nel quale è coinvolto Manlio Cerroni e il suo storico collaboratore, Francesco Rando, sarebbe dovuto iniziare giovedì ma aprirà i battenti con l’anno nuovo.
Il rinvio del processo, che si svolgerà la giuria popolare della Corte d’Assise, viene rinviato poiché uno dei giudici a latere, chiamati ad esprimersi sulla vicenda, il dott. Paolo Colella, è prossimo alla pensione. Secondo la motivazione infatti, sarebbe inutile far iniziare il processo per poi stopparlo per sostituzione di uno dei membri del corpo giudicante.
Nel processo, secondo l’accusa, Cerroni e Rando avrebbero causato il disastro ambientale perché avrebbero omesso di adottare tutti gli accorgimenti per evitare la fuoriuscita del percolato che avrebbe inquinato la falda acquifera sotto la discarica di Malagrotta.
secondo la Procura, il reato, inizialmente di natura dolosa, si sarebbe trasformato in natura colposa; in particolare dal 2010, quando l’allora sindaco di Roma Gianni Alemanno, firmo l’ordinanza nella quale obbligava le parti in causa a mettere in sicurezza l’invaso.
A complicare la situazione l’impugnatura di tale ordinanza davanti al Tar del Lazio da parte dai ricorrenti, situazione che portò alla sospensiva dell’ordinanza, poi riattivata a tutti gli effetti dalla sentenza del Consiglio di Stato.