In vista delle amministrative di giugno, disamina di una città martoriata che dovrà essere amministrata da persone serie e competenti.
di Massimiliano Rosicarelli
Ti chiediamo scusa, Palestrina, a nome di tutti i cittadini per averti ridotto al nulla, per colpe
indirettamente nostre e dirette di chi non ha saputo e voluto governarti bene negli anni. Non possiamo vederti ridotta così e dovremmo fare qualcosa, tutti insieme. E’ un colpo al cuore che
toglie il respiro anche a Te che, sulle pendici del Monte Ginestro, hai dato i Natali a Pierluigi e mostri al
mondo intero le tue bellezze naturali e archeologiche. La colpa è di quelle menti umane che non hanno
compreso quanto potresti darci in termini di visibilità, professionalità, sport e lavoro.
Tante risorse inutilizzate hanno portato alle criticità di oggi
Avremmo molte risorse su cui puntare e invece, ormai, le strade sono un colabrodo, pericolose e spesso al buio, il cinema/teatro è chiuso, l’auditorium è chiuso, il Palazzetto dello Sport abbandonato, il PalaIaia (oggi deposito di sale antigelo) e il Palaverde (per due anni sede di vaccinazione anti-Covid19) sono chiusi, la stadio comunale stravolto, con tribune scoperte e mal progettate nonostante le profumate parcelle pagate dai cittadini. Ti abbiamo privato di un ospedale che esiste sulla ma non è tale, di un Tribunale trasferito, della sede del 118, degli ambulatori Asl (ex Inam) e, addirittura, di una Diocesi suburbicaria, visto che la nostra è stata accorpata a Tivoli con un Vescovo a mezzo servizio.
Per le elezioni del 9 giugno servono persone serie e competenti
Oggi si vive alla giornata discutendo sul nome di Tizio e Caio che, il 9 giugno prossimo, potrà dire “Sono il nuovo sindaco di Palestrina”. Per fare cosa? Per dire che deve sistemare quanto lasciato dal predecessore, accollandogli i problemi nel gioco delle responsabilità? A Palazzo Verzetti servono persone serie e competenti pronte a rimboccarsi le maniche 7 giorni su 7 per lavorare in sintonia con gli uffici e dare risposte concrete ai cittadini, rispondendo “No” o “Si” in modo oggettivo non sulla base di questioni personali e familiari.
Evitare ulteriori commissariamenti futuri
Ti chiediamo scusa, perché non sappiamo a chi metterti in mano e, in caso, se costui abbia o meno un contorno di persone all’altezza che evitino, al primo problema, di mandare di nuovo tutto a monte dinanzi al Notaio di turno. Non possiamo permetterci altri commissariamenti con un immobilismo operativo evidente che non si maschera con quattro luminarie a Natale o una corona d’alloro al Monumento dei Caduti, pure senza amplificazione.
Città triste come il gonfalone assente al Te Deum del 31 dicembre
Non vogliamo più vedere la città triste come il nostro Gonfalone, assente ingiustificato il 31 dicembre al Te Deum in Cattedrale. I sampietrini del centro storico attendono l’inizio dei lavori di rifacimento, coi soldi del Giubileo 2025, che speriamo non finiscano altrove. Non vogliamo che a decidere il prossimo sindaco sia qualche politico di paesi limitrofi, finito su poltrone che contano molto per loro e poco per noi.
Da giugno vogliamo un governo serio e la stabilità di 5 anni, senza volti che circolano da anni e lavorano giocando col tuo nome. Vorremmo chi ha a cuore un Palaiaia, da riaprire prima che qualche imprenditore molli tutto, chi farà qualcosa per le compagnie teatrali e la cultura prima che vadano ad allietare i comuni vicini, chi dia ascolto e rispetto ai liberi professionisti e ai commercianti prima che altri siano costretti a mollare in una città morta.
L’auspicio di tornare ad essere un riferimento per il territorio
Se è vero che dopo il temporale esce sempre il sole, auspichiamo che chi ambisce a governarti lo faccia con la testa scoraggiando chi, nonostante i danni del passato, vuole a tutti i costi Palazzo Verzetti e faccia un passo indietro, magari chiedendo in silenzio scusa per quanto provocato negli anni. Quindi, scusa ancora Palestrina sperando che torneremo ad essere il Paese capofila che anni addietro i nostri genitori ci raccontavano che eri.