Ai nastri di partenza la XXVI edizione del Festival del Giglietto. Musica, spettacoli ed enogastronomia dal 1 al 4 Agosto nel centro storico di Palestrina.
- Piazza Santa Maria degli Angeli
- Piazza Regina Margherita
- Piazza della Liberazione
Il giglietto, la sua storia
Il giglietto, come suggerisce il nome, è un biscotto a forma di giglio, simbolo della dinastia Borbone. Ma come si ritrova un biscotto di origine francese a Palestrina e Castel San Pietro Romano, due splendide cittadine a pochi chilometri da Roma?
L’origine va ricercata nel Seicento, durante il periodo in cui i Barberini, principi di Palestrina, furono costretti a rifugiarsi in Francia presso la corte dei Borbone. Furono proprio i cuochi che li accompagnavano ad apprendere dai pasticcieri francesi la ricetta del giglietto. Una volta tornati a Palestrina, i Barberini diffusero l’usanza del biscotto regale, fatto di pochi ingredienti e realizzato rigorosamente a mano, grazie a una manualità custodita di generazione in generazione.
Negli anni il giglietto diventa un dolce di casa, fatto dalle donne del paese in occasione dei matrimoni e cotto nei forni comuni. Un’usanza che si è rischiato di perdere, almeno fino a quando, grazie all’impegno della comunità di origine, il giglietto diviene Presidio Slow Food nel 2014.Oggi i forni del Presidio sono solo 2: il Forno Fiasco a Castel San Pietro Romano e il Forno Salomone a Palestrina. A guidare entrambe le attività, una coppia di sorelle e imprenditrici.
Leggi l’articolo di Lavinia Martini per intero su La cucina italiana