Ai nastri di partenza la XXVI edizione del Festival del Giglietto. Musica, spettacoli ed enogastronomia dal 1 al 4 Agosto nel centro storico di Palestrina.

Palestrina. Dal 1 al 4 agosto 2024, il Festival del Giglietto trasforma Palestrina in una celebrazione della musica per tutti i gusti e tutte le età! Dai ritmi coinvolgenti della pizzica e del folk, passando per l’energia travolgente del rock e del pop, fino ai beat irresistibili dei DJ set: ogni serata offre qualcosa di unico e imperdibile.
  1. Piazza Santa Maria degli Angeli
  2. Piazza Regina Margherita
  3. Piazza della Liberazione
Ogni “piazza ghiotta” ospiterà una varietà di performance che saprà soddisfare ogni passione musicale.
Un evento imperdibile, patrocinato dal Comune di Palestrina: quattro giornate dedicate a gastronomia, cultura, tradizione, arte e musica, che trasformeranno il centro storico in un luogo di festa e condivisione.
PALESTRINA
Il programma completo del XXVI edizione del Festival del Giglietto
Tre storiche location per mangiare, bere, gustare, assaggiare, ballare e divertirvi con il Festival più longevo della Città di Palestrina!
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Il Giglietto

Il giglietto, la sua storia

Il giglietto, come suggerisce il nome, è un biscotto a forma di giglio, simbolo della dinastia Borbone. Ma come si ritrova un biscotto di origine francese a Palestrina e Castel San Pietro Romano, due splendide cittadine a pochi chilometri da Roma?

La storia

L’origine va ricercata nel Seicento, durante il periodo in cui i Barberini, principi di Palestrina, furono costretti a rifugiarsi in Francia presso la corte dei Borbone. Furono proprio i cuochi che li accompagnavano ad apprendere dai pasticcieri francesi la ricetta del giglietto. Una volta tornati a Palestrina, i Barberini diffusero l’usanza del biscotto regale, fatto di pochi ingredienti e realizzato rigorosamente a mano, grazie a una manualità custodita di generazione in generazione.

Il riconoscimento

Negli anni il giglietto diventa un dolce di casa, fatto dalle donne del paese in occasione dei matrimoni e cotto nei forni comuni. Un’usanza che si è rischiato di perdere, almeno fino a quando, grazie all’impegno della comunità di origine, il giglietto diviene Presidio Slow Food nel 2014.Oggi i forni del Presidio sono solo 2: il Forno Fiasco a Castel San Pietro Romano e il Forno Salomone a Palestrina. A guidare entrambe le attività, una coppia di sorelle e imprenditrici.

Leggi l’articolo di Lavinia Martini per intero su La cucina italiana

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