Il Giglietto e il Tozzetto protagonisti al Salone del Gusto di Torino

Grande successo dei dolci tipici prenestini e castellani alla kermesse enogastronomica di Torino.

Si chiude oggi il Salone del Gusto di Torino, manifestazione promossa da Slow Food, che ogni due anni ha coinvolto tutte le regioni italiane e le ha trasformate in vetrina delle eccellenze locali.

A differenza degli scorsi anni, la sede dell’evento piemontese si è spostata ai margini del Po, nella splendida cornice naturistica di Parco del Valentino. Altra importante inversione di tendenza è stata l’ingresso gratuito, chiesto a gran voce dall’ex Sindaco, Piero Fassino.

Il padiglione Lazio, a detta di tutti uno dei meglio strutturati e più ricchi insieme a quello dell’Emilia Romagna, ha visto protagonisti due dolci tipici nostrani: il Giglietto di Palestrina e il Tozzetto di Rocca Priora.

Il primo, presidio Slow Food, nonostante la semplicità degli ingredienti e la breve cottura, richiede durante la lavorazione una manualità particolare, tramandata da poche famiglie. Un prodotto ricco di storia e poco conosciuto al di fuori dal contesto locale che proprio grazie a manifestazioni del genere riesce a raggiungere un pubblico molto vasto.

Il Tozzetto, invece, è il fiore all’occhiello della gastronomia del Borgo di Rocca Priora. In sua rappresentanza il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura, Federica Lavalle, e Paolo Tuccio, produttore e grande sostenitore del progetto.

Per i Castelli Romani e Monti Prenestini presenti anche i migliori vini: notevole attenzione è stata mostrata verso il Cannellino, dolce ma aromatico. Un successo assoluto, quindi, che rende fiero il G.A.L. (Gruppo di Azione Locale dei Castelli Romani e Prenestini), ambasciatore con la rete di imprese “Terre Ospitali” della spedizione al Salone del Gusto.

“Il nuovo modello di sviluppo economico parte proprio da prodotti di altissima qualità – ha dichiarato Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio. – Se il Parmigiano Reggiano ci fa pensare all’Emilia o il Barolo al Piemonte, vi sono anche tanti prodotti di eccellenza che devono sempre di più essere rappresentanti del Lazio”.

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