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Denni-Alese: per Verdi-Sinistra, due candidati del territorio

Denni-Alese: per Verdi-Sinistra, due candidati del territorio
Denni-Alese: per Verdi-Sinistra, due candidati del territorio

Intervista a Martina Denni, candidata al Consiglio Regionale del Lazio nella lista Verdi e Sinistra insieme a Felice Alese.

Martina Denni, candidata al Consiglio Regionale del Lazio con Verdi-Sinistra-Europa Verde
Martina Denni, candidata al Consiglio Regionale del Lazio con Verdi-Sinistra-Europa Verde

Martina Denni, 32 anni. Potremmo dire che sei giovanissima, almeno per il mondo della politica. Quale è stato il tuo percorso?

Ho studiato Scienze Politiche e successivamente mi sono laureata in Scienze Storiche, attualmente sto svolgendo un dottorato di ricerca in Storia Moderna. La mia vita è stata costellata da tante attività precarie con le quali ho potuto contribuire economicamente alla mia formazione.

Un mondo nel quale, come ci dicevi, la politica è arrivata sin da subito.

Sin da giovanissima ho partecipato attivamente alla vita politica prendendo parte alle mobilitazioni universitarie e alle grandi battaglie referendarie degli ultimi anni per la gestione pubblica dell’acqua, contro il nucleare e le trivellazioni, per la difesa della Costituzione. Nella mia comunità è cresciuta la mia passione politica, ho fatto parte di associazioni di promozione sociale e culturale per la tutela dei beni comuni e del patrimonio storico-artistico.

E poi l’ambiente, al centro dell’impegno politico.

Le lotte ambientali sul nostro territorio hanno scandito il mio percorso e sono tutt’ora una parte importante del mio impegno. Sono stata coordinatrice locale del progetto nazionale “Arco – Giovani Community Managers per l’attivazione delle comunità rurali”, primo progetto Erasmus+ per le aree interne perché credo fermamente che l’impegno e la partecipazione attiva, soprattutto dei giovani, possano essere il motore di una vera rigenerazione delle nostre comunità.

Sono parecchi i candidati che provengono dal territorio. Alcuni noti, storici, altri meno. Perché secondo te, oggi più che mai, occorrerebbe avviare un nuovo percorso?

Con la mia storia personale e con il mio radicamento territoriale sento di rappresentare un nuovo modo di fare politica, lontano dai vecchi giochi di potere, dalle soluzioni improvvisate, dall’odio verso gli ultimi. Abbiamo bisogno di rimetterci in cammino. Dobbiamo farlo insieme.

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