Mentre nel centrodestra continua il braccio di ferro sulla candidatura e il centrosinistra ancora ragiona sulle alleanze, la Lega ha anticipato tutti e si pone come interlocutore. Due gli scenari possibili, ricordando il 1995.
di Massimo Sbardella
Il 2024 è l’anno delle elezioni amministrative. Insieme ad altri comuni della zona (Castel San Pietro, Capranica Prenestina, Poli, Cave, San Vito Romano, Artena e Bellegra), anche Palestrina, commissariata dal 28 febbraio 2023, il 9 giugno sarà chiamata alle urne per eleggere il nuovo Consiglio comunale.
Undici mesi fa la sfiducia a Moretti
Il 28 febbraio 2023 la sfiducia al sindaco Mario Moretti, sottoscritta da sei membri della sua stessa maggioranza e tre dell’opposizione, si è aperto un anno di chiacchiere politiche che, ad oggi, non hanno ancora portato a nulla di concreto.
Centrodestra favorito sulla carta
Il centrodestra, forte del trend positivo del partito della Meloni, parte sulla carta avvantaggiato ma gli attriti prenestini, post sfiducia, sono tali per cui appare complicato trovare un nome che faccia sintesi e metta insieme tutta la coalizione. Sulla carta il candidato resta Mario Moretti che, per un gioco di veti incrociati, potrebbe non avere il sostegno della Lega né di una parte di Fratelli d’Italia. Ovviamente i nomi che circolano sono anche altri, ma la sensazione è che sia più un gioco a bruciarli che un reale percorso verso ’individuazione del candidato giusto.
Il centrosinistra ha il 2019 da superare
Nel centrosinistra, reduce dalle scottanti divisioni del 2019, il segretario del Partito Democratico, Giampiero Galvagno, ha parlato a Zeroinonda di un tavolo molto ampio che, rimettendo insieme forze e personaggi che cinque anni fa si presentarono divisi, ha scelto di partire dalla condivisione di un progetto e di un confine per giungere, soltanto al termine del percorso, all’individuazione del candidato sindaco. Anche qui, però, la sensazione è che nessuno voglia scoprirsi e si faccia ancora pretattica. Il timore è che, quando si passerà a valutare dei nominativi, la tenuta della coalizione dipenda da quanto questi rappresentino l’identikit del candidato che ciascuno ha in mente.
Una complessa partita a Risiko
Una partita di Risiko, a distanza, tra grandi schieramenti che può avere diversi epiloghi: o l’individuazione di due candidati forti, che si scontreranno all’ultimo voto, oppure l’ennesima frammentazione che, come nel lontano 1995, potrebbe anche portare a schierare sei o sette candidati sindaco al primo turno in una sorta di primarie allargate dove saranno gli elettori, alle urne, a scegliere i due da mandare al ballottaggio.
L’avvincente sfida del 1995
Al tempo, 29 anni fa, l’Amministrazione uscente schierò due candidati (Ugo Gremigni ed Enrico Diacetti, con il secondo che andò al ballottaggio facendo l’accordo con il primo), ai quali si contrapposero Giuseppe Briccetti (An e Forza Italia) e Giuseppe Marchetti (Ppi), con il primo che andò al ballottaggio sostenuto dal secondo.
Fu una sfida apertissima che al primo turno vide – tra i candidati sindaco – prevalere Briccetti (3072 voti), davanti a Diacetti (2373), Marchetti (2092), Gremigni (1929), seguiti da Benedetto Cilia (1072 voti, eletto consigliere), Umberto Croppi (674) e Umberto Chialastri (120), e al ballottaggio si decise sul filo di lana con Diacetti (51,6%) davanti a Briccetti (48,4%).
Intanto la Lega anticipa tutti
In attesa di capire quali siano le mosse degli schieramenti principali, a piazzare la mossa a sorpresa ci ha pensato la Lega Salvini che, con Beatrice Stazi segretaria locale e Umberto Capoleoni responsabile organizzativo provinciale, il 22 dicembre scorso ha giocato di anticipo inaugurando la sede in viale Pio XII. Mentre molti erano intenti nelle ultime compere per Natale, e con la testa alle festività, la Lega ha saputo osare, ripagata da una numerosa partecipazione che la rende un interlocutore tutt’altro che marginale.
Tra Europarlamentari, segretario regionale e rappresentanti a vari livelli, il messaggio della segretaria Beatrice Stazi è stato chiaro e inequivocabile:
“La Lega a Palestrina c’è. Pronti a rafforzare la coalizione di centrodestra ma senza farci mettere i piedi in testa da nessuno”.
E’ tempo di entrare in azione
Il 2024 è iniziato. Il tempo stringe. Sarà fondamentale per tutti giocare bene, consapevoli che nulla è assodato e che, come le ultime tornate confermano, l’elettorato è stanco di alcune dinamiche e vuole gente capace che abbia a cuore la città per uscire dalla situazione drammatica in cui è precipitata.