Terremoto, nuove scosse e crolli: bilancio delle vittime 290 morti, progetti di ricostruzione

La terra continua a tremare. Una forte scossa sismica di magnitudo 4.4 è stata avvertita alle 17.55 di ieri ad Ascoli Piceno ad una profondità di 9 chilometri. Tanta paura e preoccupazione tra gli sfollati ed i soccorritori.

Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice ha confermato che la ricostruzione avverrà partendo dalle frazioni ed in luoghi vicini a quelli dove vi erano gli insediamenti. In accordo con Protezione Civile e Governo, questa la linea sulla ricostruzione.

“Rispetteremo i quartieri che esistevano; gli abitanti di piazza Sagniotti andranno ad abitare in una zona nei pressi del luogo dove una volta c’era quella piazza. E così anche gli abitanti del centro storico, anche se non potranno, probabilmente, stare all’interno delle mura storiche dove è andato tutto distrutto. Ma si ricreerà una zona unica per tutti questi abitanti.

Dopo 5 giorni – ha detto con orgoglio – lo considero un successo dovuto ai giornalisti per tutto quello hanno detto in questi giorni sul crollo, alla caparbietà dei cittadini e alla mia ostinazione. Ridaremo i simboli alla città: la basilica, le chiese di San Francesco e di Sant’Agostino, la torre e le porte storiche.

Prima, però, bisogna ricostruire l’identità delle persone: quindi verrà data priorità a abitazione e scuole. Poi ci occuperemo del tessuto commerciale”.

Si scava ancora tra le macerie. 229 morti ad Amatrice, 11 ad Accumoli, 50 ad Arquata del Tronto. Si cercano ancora superstiti di una decina di persone che mancano all’appello.

Proprio ieri sono stati recuperati i corpi di tre persone sotto le macerie dell’Hotel Roma.

“Ci potrebbero essere tra le 5 e le 10 persone delle quali due all’Hotel Roma, di una ne sono certo perché è mio zio” dice il vice sindaco della cittadina laziale, Gianluca Carloni, “È assolutamente importante concludere il prima possibile questa prima fase per accertare che non ci siano più corpi sotto le macerie”.

Nel frattempo cominciano le verifiche sugli edifici scolastici delle zone colpite dal terremoto.

La priorità infatti è far ripartire l’anno scolastico per migliaia di ragazzi. Il 15 Settembre è alle porte e obiettivo primario è non far perdere nemmeno un giorno di scuola ai ragazzi già provati dall’evento sismico.

Intanto è allarme sciacalli ad Amatrice e nelle frazioni. Segnalazioni di finti agenti e finti reporter arrivano da più persone. Per questo sono stati messi in campo 200 poliziotti che pattuglieranno h24 Amatrice e frazioni, per evitare furti e ruberie nelle case abbandonate a causa del sisma.

Ieri l’annuncio di Papa Francesco. Il Papa ha promesso che “arriverà presto, appena possibile”. 

Tra bilanci non definitivi, progetti di ricostruzione, annunci del governo, oggi ciò che si ricerca è la ricostruzione di vite spezzate da qualcosa di ingestibile, piano piano, cercando di rimettere a posto pezzi e cocci, molto più difficili da trovare in mezzo alle macerie dell’esistenza.

 

 

 

Pubblicato da Matteo Palamidesse

Vicedirettore di Numerozero, giornalista dal 2006 con la grande passione per la fotografia. Metà casa in Italia, metà in Etiopia. Divide la sua vita tra lavoro, famiglia ed amici (pochi ma buoni).

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