Aggiornamento ore 18.47
Mentre il Presidente Renzi arriva in Prefettura a Rieti, per visitare le zone colpite dal sisma, le morti dovute al sisma salgono a 73.
Per il Sindaco di Amatrice mancano all’appello ancora un centinaio di persone. Vengono installate le luci fotoelettriche per permettere ai soccorsi di lavorare anche questa notte.
38 morti e intere zone cancellate dalla furia del terremoto che si è scatenato alle ore 03.38 con una scossa di magnitudo 6.0. Colpite duramente Amatrice, Arquata e Accumoli. Il sindaco di Amatrice a Skytg24: ” Per favore aiutateci, il paese non c’è più”.
38 le vittime accertate finora secondo la Protezione Civile. Dieci nella zona di Arquata e 28 fra Accumuli e Amatrice ma è ancora del tutto provvisorio il bilancio della fortissima scossa di terremoto avvertita distintamente in tre regioni del Centro Italia, in una zona ad alta sismicità.
La prima scossa avvertita intensamente in tutto il Lazio, s è registrata alle 03.38 del mattino, spaventosa la durata di 142 secondi; hanno seguito altre scosse di cui una alle ore 03.56 anch’essa lunghissima e avvertita in maniera intensa anche nella città di Palestrina.
Nella zona di Rieti i comuni più colpiti sono quelli di Amatrice e Accumuli, dove in attesa di altri soccorsi si scava con ogni mezzo a disposizione, mani comprese.
Il Sindaco di Amatrice intervenuto pochi istanti dopo il terremoto ai microfoni di Skytg24: ” Ci sono decine di morti, tanti sotto le macerie, stiamo allestendo un luogo per le salme. Metà paese non c’è più. Vi prego di venirci ad aiutare, abbiamo bisogno di unità speciale. Ora il primo passo sarà quello di sgombrare le strade per favorire i soccorsi. Per ora sono impraticabili”.
Tecnici a lavoro per captare eventuali segni di vita sotto le macerie. Sei persone, di cui due gemellini di sei anni, sarebbero ancora intrappolati sotto le macerie. Non ce l’hanno fatta due ragazze afghane facenti parte di un gruppo di rifugiati accolti in paese.
I primi istanti ed i primi soccorsi VIDEO
Si scava in una corsa sfrenata contro il tempo ad Accumoli e nelle sue 17 piccolissime frazioni.
Un’intera famiglia è morta: madre, padre e due bambini di 8 mesi e 8 anni sono stati trovati sotto le macerie. Il più piccolo è morto appena recuperato. I genitori sono stati ritrovati, tra i detriti, abbracciati. Poco dopo è stato recuperato anche il figlio più grande.
Altri due bambini piccoli erano stati trovati morti. Gli sfollati sono 2500: il comune ha abitualmente 700 abitanti, ma in estate accoglie molti turisti.
“È un disastro, il paese è semidemolito, siamo senza luce, senza telefoni, in tanti sono ancora sotto le macerie, non riusciamo a quantificare quanti siano” il lamento disperato del sindaco Petrucci.
Particolarmente colpita la frazione di Illica. La situazione della viabilità è estremamente difficile: al km 136 della statale 4, a circa 4 km dal Comune di Accumoli, il sisma ha provocato un dislivello di circa 15 centimetri su un viadotto. Problema simile su un altro viadotto, il «Tronto secondo», due chilometri più avanti
Almeno 11 i morti registrati ad Arquata del Tronto. Una delle vittime aveva pochi mesi di vita, ritrovati in vita i genitori sotto le macerie.
Nella frazione di Pescara del Tronto che secondo i soccorritori ” è ridotta a un cumulo di macerie” sono morti due fratellini originari di Roma, ospiti della nonna che li ha salvati mettendoli sotto il letto. La donna risulta essere ancora sotto le macerie.
Un uomo si è gettato dalla finestra con la figlia nel tentativo di salvarsi, ora in salvo e ripartiti dalla frazione. Si cercano ancora decine di persone, su un totale di 135 abitanti.
Il forte sisma ha provocato il crollo della parete est del Corno Piccolo sul Gran Sasso. L’allarme è stato dato su Facebook dal Rifugio Franchetti, a 2.433 metri.
Mobilitate le colonne di Protezione Civile del Lazio, Polizia, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato ed Esercito: il 6/o reggimento Genio di Roma, con mezzi speciali, è partito verso le zone colpite dal sisma.
Il Dipartimento della Protezione civile è in contatto con tutti i territori colpiti, come ad Amatrice, rende noto Palazzo Chigi.
Attivati i numeri di emergenza della Protezione Civile 800840840 e della sala operativa della Protezione Civile Lazio: 803555.
Sull’account ufficiale del Comune di Palestrina e della Protezione Civile del nostro Comune tutte le info necessarie:
“La forte scossa di magnitudo 6.1 di questa notte con epicentro ad Accumuli (RI), avvertita anche su nostro territorio non ha registrato, fortunatamente, danni a persone o cose.
Ce lo conferma la Protezione Civile Palestrina che nelle prime ore del mattino ha già effettuato un sopralluogo sul nostro territorio ed ora è diretta con i loro uomini e mezzi nelle zone colpite dal sisma.
La Città di Palestrina si stringe al fianco delle famiglie colpite dal terremoto ed invita a:
✔️donare sangue di tutti i gruppi sanguigni.
Dalle 8 alle 11, all’ospedale de Lellis di Rieti. Appello ufficiale dell’Avis Lazio
✔️Lasciare libera la ss4 Salaria per i #soccorsi.
Date massima diffusione perché si stanno formando code di curiosi”.
Si raccomanda di non agire secondo proprie intenzioni ma di seguire le indicazioni degli operatori.