Si è spento questa mattina, dopo una lunga malattia, Federico Rosicarelli, 73 anni, una figura legata in modo indissolubile alla storia recente di Palestrina.

di Massimo Sbardella

Il legame tra Federico Rosicarelli e Palestrina non è dovuto solo a quanto fatto, negli anni, da consigliere comunale e assessore ma anche, e soprattutto, per quel protagonismo che lo ha sempre contraddistinto a livello sociale e culturale.

Presidente dell’Associazione Musicale Bandistica “Giovanni Pierluigi da Palestrina, “Federicone” ha saputo trasformare la classica banda del paese in una scuola di musica che ha insegnato a tanti giovanissimi l’utilizzo di uno strumento e ne ha indirizzati molti verso il conservatorio. Non è un caso se, ancora oggi, la banda di Palestrina annovera al suo interno tantissimi giovani locali.

Per raccontare Federico Rosicarelli servirebbe un libro (e non è escluso che qualche buona penna prenestina non lo faccia), per ricordarlo basta scorrere le immagini delle tante iniziative che lo hanno visto protagonista, in particolare con la banda, fino alla spettacolare rassegna bandistica dei “200 Anni” che si è tenuta qualche mese fa.

“Borbottone e bastian contrario”, almeno in apparenza, Federico ha portato in diverse elezioni amministrative un qualche elemento di rottura, per cercare di dare un’impronta diversa al governo della città. Ed anche in quelle circostanze in cui il consenso non gli ha permesso di essere eletto è comunque riuscito ad ottenere un’interlocuzione costruttiva con sindaci e amministratori.

Oggi, nel giorno della scomparsa, la città lo saluta e lo ricorda con affetto. Come redazione di Numero Zero rivolgiamo le più sincere e sentite condoglianze alla moglie, alle figlie e a tutti i suoi cari, a partire dal nostro collaboratore, e nipote, Massimiliano Rosicarelli.

Federico se n’è andato dopo aver lottato anni, come un leone, contro una malattia che, purtroppo, alla fine ha avuto il sopravvento. Ma una cosa è certa: nella storia di Palestrina resta impresso il suo nome.

I funerali si svolgeranno domani, giovedì 27 febbraio, alle ore 11.30 nella cattedrale di Sant’Agapito.

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