Salute mentale: è l’ignoranza l’unico pericolo sociale

In collaborazione con 4 scuole di Polonia, Bulgaria, Turchia e Slovacchia si è tenuta all’Iis Superiore Eliano-Luzzatti di Palestrina la Giornata mondiale della salute mentale.

Nel mese di ottobre si è celebrata presso l’Istituto, l’IIS Eliano Luzzatti, la Giornata Mondiale della Salute Mentale, promossa dall’ OMS e dalla Federazione Mondiale della salute mentale. In particolare, l’attività rientra nel progetto Erasmus, azione chiave 2, programma della Comunità Europea che finanzia partenariati tra scuole europee.
Il progetto, che il nostro istituto ha avviato fin da settembre in collaborazione con 4 scuole partner (Polonia, Bulgaria, Turchia e Slovacchia), si intitola “Healthy minds for happy lives” ed ha come obiettivo quello di promuovere il benessere a scuola.

La centralità della giornata che abbiamo celebrato ci viene spiegata da Claudio Mencacci, direttore neuroscienze A.O. Fatebenefratelli di Milano e Past president della società italiana di psichiatria, secondo il quale: “Il disagio psichico è un problema che riguarda molti di noi, perché direttamente colpiti o perché in contatto con qualcuno che ne soffre. Circa il 30% della popolazione nell’arco della vita soffrirà di un disturbo mentale e i giovani risultano essere negli ultimi anni i soggetti più colpiti. Nonostante i dati siano in crescita, ignoranza e pregiudizio la fanno ancora da padroni”.

Obiettivo della Giornata quello di sensibilizzare le persone attraverso appuntamenti, iniziative, raccolta fondi ed eventi affinché si conosca cosa effettivamente è la malattia mentale e se ne prenda coscienza.
L’I.I.S. Eliano Luzzatti di Palestrina ha celebrato la giornata ospitando due conferenze, nei due plessi, volte a favorire e a sensibilizzare gli studenti in relazione alla malattia mentale. In ognuna delle due sedi c’è stata l’esposizione di una presentazione da parte di due psicologi. Al Liceo Eliano, il dottor Marco Tramonte, in al Luzzatti il dottor Alberto Paolini.
Fine delle due conferenze è quello di far comprendere agli studenti che il disagio mentale, e soprattutto psichico, è un problema che riguarda molti di noi perché direttamente colpiti o perché in contatto con qualcuno che ne soffre. Il discorso ha avuto come punto di partenza lo sviluppo storico della stessa malattia mentale, dal Medioevo fino ai giorni nostri, facendo notare i vari passaggi e le giuste precauzioni prese per “curare” i malati di mente. Data la poliedricità della malattia, si è passati alla definizione specifica della stessa attraverso una analisi affrontata dal punto di vista psicologico, sociologico e medico.

Questo discorso ha attirato l’attenzione degli studenti, suscitando enorme interesse, anche perché il tema discusso è particolarmente affine agli indirizzi del Liceo delle Scienze umane e dell’Economico sociale. La tematica strettamente medica è risultata di più difficile comprensione.

Nella seconda parte della Giornata, l’attenzione è stata particolarmente viva perché è stato proiettato il film di Paolo Virzì: La pazza gioia che affronta tematiche relative all’argomento in questione. Valeria Bruni Tedeschi (Beatrice) e Micaela Ramazzotti (Donatella) si incontrano in una comunità femminile per persone con disturbi mentali. Da qui parte il commovente percorso che le legherà profondamente e che ci porterà a scoprire in maniera graduale i misteri sul passato e sul presente di Donatella attraverso un viaggio fisico e mentale di maturazione dei due personaggi.

Il commento al film ha occupato la terza parte della mattinata e ha visto la partecipazione empatica degli studenti nei riguardi di Beatrice, soggetto affetto da disturbi mentali. Va detto, inoltre, che l’intervento dello Stato e delle sue leggi è stato forte e deciso nei riguardi di Donatella. Il suo è il personaggio più incisivo: infatti dimostra di possedere profondità psicologica e un forte carattere nonostante sia vittima degli eventi e non riesca ad evitare le varie problematiche che la vita le impone.

I ragazzi hanno scelto il monologo finale di Donatella a Beatrice come la parte di più intensa emozione dell’intera storia. Ciò dimostra come una pellicola possa servire ad approfondire un tema tanto delicato e specifico e far sì che ci sia una maggiore sensibilità e attenzione da parte di tutti, nei riguardi delle persone affette da malattia mentale.

Questa Giornata serve dunque per combattere, attraverso l’informazione e la partecipazione, l’ignoranza e il pregiudizio di cui ognuno di noi è vittima, perché poco informato o poco partecipe nei riguardi di un problema di così vasta portata.

L’articolo è stato redatto dagli alunni della classe V B Liceo Economico Sociale

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