Il Praeneste allontana la zona retrocessione grazie alla vittoria per 2-1 contro Monteporzio, che viene anche raggiunto a 12 punti dagli arancioverdi.
Una gara da vincere per entrambe al Sant’Andrea, con un inizio che promette subito emozioni.
La spinta sulla fascia sinistra del Praeneste è una spina nel fianco che dopo un bel cross non raccolto porta all’episodio dell’espulsione di Sciarra: G.Niola protegge la palla e sfrutta il suggerimento per involarsi venendo affossato a pochi centimetri dall’area. La trattenuta vale il cartellino rosso e una superiorità che i locali proveranno a sfruttare.
Un Praeneste non nuovo ad avvii sprint, che trovano il proprio apice nello scambio su corner che porta Tartaglia al servizio al bacio per la testa di Baroni, il difensore svetta e incorna imparabilmente dirigendo la palla in rete con l’aiuto del palo.
Cali di concentrazione altrettanto usuali per i prenestini, ingenui sia sul commettere un fallo evitabile sia sul perdere l’uomo dopo la respinta della difesa, il bomber Angelucci ringrazia e da posizione angolata fa secco Graziani sul primo palo.
Tutto da rifare ma la manovra si infrange sul muro biancorosso, senza la giusta pazienza nell’aprire gli spazi e così sfruttare l’uomo in più.
Si sgola Graziani per richiamare i suoi sulle situazioni di contropiede, troppi errori di leggerezza che permettono al Monteporzio di mantenere il pareggio nella prima frazione.
Qualche azione pericolosa specialmente sui corti rinvii di piede del portiere Gandrabur, ma nessun tiro in porta da annotare, se non l’atterramento di G.Niola su cui però il direttore di gara non se la sente di assegnare il rigore.
Pareggio sostanzialmente giusto a cui fa seguito il forcing arancio verde ad inizio ripresa. L’entrata di Traversi da un quid aggiuntivo al gioco offensivo peccando sostanzialmente in lucidità davanti la porta.
Sembra farsi complicato arrivare a creare grattacapi alla porta ospite, così ci vuole un episodio casuale a sbloccare l’equilibrio.
Sul prosieguo di un calcio di punizione battuto corto, Vitrano affonda sulla destra e all’altezza del vertice dell’area grande fa partire un cross che scavalca Gandrabur sul secondo palo e regala il nuovo vantaggio al Praeneste.
Altro evento fortunato è il rimpallo che libera Macaluso quasi incredulo a centro area, la punta gira verso lo specchio vedendo la porta sguarnita ma spedisce sul fondo.
Il Monteporzio si affida all’estro delle sue punte, Troisi ci prova ma fa i conti con una difesa di casa oggi quasi perfetta, Graziani deve chiudere sul primo legno dopo un’azione prolungata sulla linea di fondo ma per il resto è ordinaria amministrazione.
La foga di cercare il terzo gol gioca brutti scherzi e il Praeneste spreca a ripetizione la possibilità di chiudere ogni discorso, un paio di traversoni controllati da Valente subendo il pronto recupero degli avversari, e nemmeno il secondo rosso (doppia ammonizione per Podeschi) mette la parola fine all’incertezza.
Sono almeno tre i contropiedi in campo aperto clamorosamente divorati dai padroni di casa, con Macaluso appostato al centro per un comodo tiro che si vede negare il passaggio decisivo.
In questo modo il Monteporzio su calcio di punizione può ancora sperare nel pari nel finale, il colpaccio non riesce e pur soffrendo più del dovuto il Praeneste torna a vincere ottenendo tre punti che significano ossigeno.