Fervono i preparativi per l’edizione 2016 del Festival del Giglietto. Il via il 4 Agosto con la presentazione, per proseguire con la maratona enogastronomica il 5, 6 e 7 Agosto.
Dopo aver centrato l’obiettivo del presidio Slow Food, il Festival cresce ancora, in numeri e qualità. Intervistiamo Simone Coccia, Presidente del Comitato del Festival del Giglietto di Palestrina.
Salve Presidente, siamo agli sgoccioli, come vi state muovendo per l’edizione 2016?
Sulla scia del lavoro svolto l’anno passato, il Festival 2016 sarà impostato sulla valorizzazione del giglietto e delle ghiottonerie dei Monti Prenestini. Stiamo puntando molto sulla territorialità dei prodotti, anche attraverso un lavoro di comunicazione abbastanza importante. Stiamo cercando di rendere il più possibile “visibile” questo patrimonio eonogastronomico.
Dirò una cosa che cerco di far passare da tempo: questo Festival è un Festival fatto da persone, non è il Festival del Comitato o di un’Amministrazione. E’ patrimonio di tutti coloro che tengono a questo territorio, sia a livello culturale che gastronomico.
Facciamo un bilancio dell’anno passato. L’edizione 2015 è stato un successo.
Abbiamo avuto 22000 presenze e 40 espositori. Mi sembra ottimo come risultato. Le persone che hanno partecipato, hanno sicuramente percepito una spinta emozionale diversa. Il passaggio da Sagra a Festival, passaggio che ha attirato molte critiche iniziali, ha permesso al giglietto di divenire presidio Slow Food, di elevare il livello dell’evento, anche culturalmente parlando. Considerate poi le attività svolte successivamente, come le visite guidate o gli aperitivi culturali.
Partendo da questi dati. Quali le novità per quest’anno?
Sinceramente è tutto ancora in cantiere, anche se vi saranno delle novità. In primis nel numero degli espositori, che abbiamo aumentato in maniera considerevole, occupando (da progetto) una superficie di centro storico maggiore, per ovvi motivi.
In termini di presenze, ci auguriamo, ma ne siamo certi, che il numero dei visitatori aumenterà sensibilmente. Lo scorso anno abbiamo avuto 22000 presenze certe ( non sono numero gonfiati), e abbiamo visto tutti con i nostri occhi che le piazze erano stracolme. Proprio per questo, stiamo cercando di rendere più vivibile il centro, attraverso migliorie sui servizi ed accoglienza.
Come tutti, starete vivendo delle sofferenze di carattere economico. Come state affrontando il momento?
Più andiamo avanti, più siamo soggetti a regole e vincoli da rispettare. Questo vuol dire un impegno maggiore, ma anche un esborso di carattere economico rilevante. Data la situazione in cui vivono le amministrazioni, spesso impossibilitate ad un maggior coinvolgimento economico, ci troviamo ad affrontare un periodo duro.
Il fattore delle risorse ha portato il Comitato a ricercare un coinvolgimento maggiore da parte dei privati. Ci siamo messi a tavolino con sponsor e aziende per cercare di reperire tutti i fondi necessari allo svolgimento della manifestazione.
Ci parli un po’ del Comitato.
Il Comitato è formato da un gruppo di persone, impegnate su più fronti. Da semplici cittadini a commercianti, da appartenenti alle associazioni, tutti volontari. Un gruppo piuttosto vario, in termini di età ed estrazione, che cerca di sfruttare questo ultimo punto a suo favore. Venendo appunto da mondi diversi, ognuno di noi porta la propria esperienza ed il suo contributo a servizio del Comitato. A volte serve anche per fare della sana autocritica.
Un augurio per l’edizione 2016?
Che tutto vada bene, che le persone si divertano e possano davvero approfittare di questa occasione per apprezzare i prodotti presentati e approfondire la conoscenza del nostro patrimonio. In questa direzione, abbiamo concertato con gli espositori, una ricerca maggiore di prodotti e pietanze legate al nostro territorio.
Abbiamo molto da dare ed è un dovere cercare di preservare ciò che abbiamo, ma nel contempo abbiamo il diritto di godere del territorio, della sua storia, dei suoi prodotti. Appuntamento per tutti il 4-5-6-7 Agosto!