Moretti: “Il Pd prenestino ha fatto il botto”. E che botto…

Con una nota sui social, il candidato sindaco Mario Moretti ironizza sulla grave frattura interna al Partito Democratico di Palestrina

Moretti: “Palestrina: Primarie PD col botto del…PD. Sindaco silurato, sciolto il Consiglio e Comune commissariato”. Dolce: “Presentato un ricorso sulle anomalie del voto di Carchitti”

Con una nota sulla propria pagina social, il candidato sindaco di Palestrina, Mario Moretti, interviene sulla vicenda che ha portato tre consiglieri del Partito Democratico di Palestrina a sfiduciare sindaco e Giunta dello stesso partito.

“La guerriglia interna alla maggioranza – scrive Moretti – già in corso da mesi ha raggiunto ieri mattina il suo apice con le dimissioni di 9 Consiglieri Comunali di cui 3 del Partito democratico. E’ finita l’anomalia di Consiglieri eletti in opposizione ritrovatisi a far da stampella al Sindaco a sua volta non più sostenuto dai Consiglieri che avrebbero dovuto sostenerlo. PD contro PD. PD contro Palestrina”.

“Imbarazzante – sottolinea Moretti – il tentativo della maggioranza uscente di porsi a salvaguardia della Città appiccicando un manifesto di lavori pubblici a tre mesi dalle elezioni. Un’opera da REI CONFESSI: Dopo 4 anni e 9 mesi si sono accorti che la Città va curata e non abbandonata”.

“Dunque tutti a casa, finalmente. Hanno optato, coerentemente allo sfacelo amministrativo di questi anni, per la fine spaventosa rispetto allo spavento senza fine proiettato per quasi 5 anni a dispetto dei cittadini. Da domani, di fatto, inizia la campagna elettorale. La nostra campagna elettorale per rimettere al centro l’interesse pubblico e lo sviluppo della comunità. E senz’altro un modo migliore per interpretare quel precetto Costituzionale che impone ai “cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche il dovere di adempierle, con disciplina ed onore”.

Intanto, dopo il risultato anomalo alle primarie di ieri (con solo 600 votanti a Palestrina e ben 400 votanti a Carchitti), Massimiliano Dolce, in qualità di rappresentante regionale della mozione Giachetti, ha presentato ricorso contestando l’assenza delle liste con la registrazione dei votanti di Carchitti e la presenza ai seggi di noti esponenti di altri partiti: “quel che sorprende – spiega Dolce – è che a Carchitti abbiano votato circa il doppio delle persone che un anno fa alle politiche hanno espresso il voto per il Partito Democratico”.

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