A Rocca di Papa balletto dei numeri per il sindaco Crestini

Tra consiglieri cacciati o salvati secondo convenienza e nomine ad hoc per mantenere la maggioranza traballa la poltrona del sindaco Emanuele Crestini. E intanto la città è ferma e i problemi restano

Sotto le antenne di Monte Cavo succede l’indicibile. Era il 2017 quando i tre consiglieri eletti con il sindaco, Massimiliano Calcagni, Lorenzo Romei e Roberta Carnevali, passano all’opposizione.

A Crestini restano solo 8 voti in Consiglio, mentre l’opposizione ne avrebbe ben 9. Il sindaco è sull’orlo del baratro, non avendo i numeri per approvare il bilancio: Silvia Sciamplicotti, Elisa Pucci, Ottavio Atripaldi, Roberta Carnevali, Lorenzo Romei, Massimiliano Calcagni, Pasquale Boccia e Massimo Grasso, con l’assenza di Danilo Romei, stavano mandando tutti a casa. Ed ecco il fugone collettivo della maggioranza.

Poi, alla seduta successiva, ricompare Danilo Romei che gli approva il bilancio, si fa nominare assessore al sociale e alla fiera dell’est Crestini salvò, lasciando il posto in consiglio comunale a Roberto Trinca che, eletto con l’opposizione, passa subito in maggioranza.

Ma un solo voto in più è troppo poco, serve altro per dormire tranquillo.

Ecco perché, al Consiglio comunale del 26 febbraio 2019, Emanuele Crestini, Paolo Gatta, Annarita Rufini, Bruno Fondi, Ida Acciari, Mario Santoro, Lorena Gatta, Roberto Trinca e Laura Fico pensano bene di votare la decadenza di Roberta Carnevali, “colpevole” di essersi assentata per tre consigli comunali consecutivi e di non essere andata a qualche riunione della Comunità Montana.

Alla maggioranza, ovviamente, non interessa che Annarita Rufini (altro membro di maggioranza) alla Comunità Montana pare non sappiano nemmeno chi sia, che pur essendo membro della commissione mensa di Rocca di Papa pare abbia i propri figli nelle scuole di Marino e non abbia speso pubblicamente una parola sulla questione topi alla scuola Centro Urbano.

La Rufini alza sempre la mano, anche quando c’è da votare sull’indennità di occupazione sulle case abusive, mica siamo matti.

Alla maggioranza non interessa neppure che Mario Santoro, ex medico di Rocca di Papa e attuale Consigliere di maggioranza, abbia fatto causa al Comune di Rocca di Papa per chiedere un risarcimento milionario che manderebbe i conti del Comune a zampe per l’aria.

Un conflitto di interessi grosso quanto una casa che, per legge, determina un’incompatibilità indiscussa. Eppure, visto che anche Santoro alza sempre la mano in favore del sindaco, mica siamo scemi.

La maggioranza mentra abbandona il Consiglio comunale

Insomma, a quanto pare per il sindaco Crestini gli sgambetti e gli attacchi alla democrazia, forzando i regolamenti comunali, li fa soltanto quando si tratta di conservare la propria poltrona mentre, da più di un anno, la città aspetta che si faccia rispettare la legge sulla incompatibilità di Santoro.

Intanto le antenne rimangono su Monte Cavo, il tema abusivismo è uscito dal radar, Rocca di Papa non ha più un centro per i vaccini, i bambini del Giardino degli Ulivi sono al freddo, al Centro Urbano ci vivevano i topi, il commercio è sempre più depresso, i roccheggiani pagheranno di tasca loro ben 700 mila euro prestati dalla Cassa depositi e prestiti.

L’Hotel Europa è fermo come l’ha lasciato l’ex sindaco Pasquale Boccia (nonostante i proclami), il muro di via Frascati è in frana libera dal 29 dicembre 2017, via Valle San Lorenzo Via Focicchia e Via Valle Pantano hanno più crateri della Luna, i Campi d’Annibale sono al buio da settimane e senza un medico da mesi. E fermiamoci qui che altrimenti ci viene da piangere.

Il timore più grande, per i cittadini, è che per i prossimi due anni Rocca di Papa dovrà tenersi ancora questo Sindaco e questa maggioranza che, annunciati come il cambiamento, sono stati un gran fallimento. Sì, è vero, c’è la rima, ma non basta.

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