di Giusy Aragona
Fiano Romano. Un nuovo episodio di cronaca nera – avvenuto nel pomeriggio dello scorso 14 novembre – ha infiammato l’opinione pubblica, riaccendendo le polemiche sulla questione immigrazione.
Teatro della vicenda che ha suscitato la paura e lo sgomento generali è stata la cittadina di Fiano Romano, dove un ventenne somalo – ospite del Centro di accoglienza temporaneo allestito nella località sabina – ha molestato un bimbo di dieci anni che stava giocando con un amico nel cortile condominiale.
La violenza, consumatasi in pieno giorno, ha avuto luogo in una strada privata – adiacente l’abitazione del bambino – che si trova a pochissima distanza dal centro di accoglienza.
Il molestatore – arrivato in Italia per richiedere asilo – è stato identificato dai due bambini dopo la denuncia sporta dai genitori della vittima presso il comando dei Carabinieri di Fiano.
Il somalo è al momento sotto arresto presso il carcere di Rieti in attesa di giudizio.
Lo stato di fermo non ha tuttavia placato gli animi della cittadinanza di Fiano Romano. A seguito della vicenda, infatti, si è scatenata una vera e propria sollevazione popolare che ha avuto risonanza anche a livello nazionale.
A testimonianza di ciò, attraverso l’ausilio dei social network, un foltissimo gruppo di giovani ha organizzato una manifestazione locale che vuole essere una richiesta collettiva di chiudere il Centro di accoglienza, allontanando tutti coloro che vi sono stati ospitati sino ad ora.
La manifestazione – autorizzata seppure in forma statica – si è svolta nel parcheggio del centro commerciale Feronia. Presenti non soltanto padri e madri a protestare ma un eterogeneo gruppo di cittadini a gridare forte il proprio dissenso richiamando l’attenzione sull’opportunità di continuare ad aprire indiscriminatamente a degli ospiti stranieri le porte del nostro Paese.