Dalle 19 alle 23 di sabato a Castel San Pietro Romano si è celebrata l’inaugurazione del Museo diffuso. Tra i numerosi presenti il sindaco, Giampaolo Nardi, insieme all’assessore alla Cultura Maria Rosicarelli, l’ex sindaco di Palestrina, Rodolfo Lena, e il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Quando si parla di museo diffuso, non si fa riferimento al classico museo, delimitato da mura ma si dà la possibilità di scoprire e promuovere paesaggi, architetture, tradizioni di una particolare zona.
Questo è proprio quello che è successo a “Castello”. La sede del Museo sarà palazzo Mocci, riqualificato da poco, dove i visitatori potranno ammirare le bellezze del paese tra cultura, ambiente e cinema.
Il progetto, per cui sono stati investiti 400mila euro, interessa tutti i piani di Palazzo Mocci, che verrà suddiviso in aree tematiche.
I principali fruitori dovranno essere i giovani, i quali attraverso fumetti e disegni potranno comprendere meglio i concetti e gli accadimenti che hanno interessato il territorio dal xv a.C. ai giorni nostri.
Il presidente della regione ha affermato soddisfatto: “Queste sono le vere sinergie tra istituzioni e sono venuto a fare i complimenti a questa giovane amministrazione perché in soli due anni i fondi sono stati spesi bene per la collettività, così si risponde ai cittadini e questa è una bella esperienza di collaborazione e inviterei gli altri sindaci del comprensorio, Capranica, Rocca di Cave, Poli, a fare altrettanto”.
È poi intervenuta la direttrice del museo, Roberta Iacono, per illustrare la tematizzazione del palazzo: “Il piano terra contiene la sezione storico archeologica e la sezione naturalistica. Il primo piano invece accoglierà l’epoca moderna.
Nell’ala ovest del Palazzo sarà costituito il nucleo esplicativo della fase cristiana del sito dall’epoca tardoantica al medioevo, concludendo con la fase di rinnovamento urbanistico che coinvolse il territorio tra il XVII ed il XVIII secolo.
Infine una sezione dedicata a “Castello ‘900” all’interno della quale ricordare le tradizioni, gli usi e i costumi del paese nel XX secolo. Nell’ala orientale invece la grande sala dedicata alla figura di A. Porry Pastorel e al Cinema neorealista che ha fatto grande il paese di Castel San Pietro Romano in tutto il mondo.
Il Museo Diffuso ha il patrocino della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, rientra all’interno del Sistema Museale dei Castelli Romani e Prenestini Museum Grand Tour ed è stato realizzato con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Palestrina, dell’amministrazione comunale e quanti hanno dato collaborazione a cominciare da Marco Lulli, Alessandra Vivona, Claudia Giuliani, Francesca Pinci, Vania Colasanti, tutti i ragazzi della Proloco, Articolo Nove, Gatti, per la preziosa collaborazione”, ha concluso la direttrice.
Inoltre è stato installato anche il binocolo panoramico da cui si posso osservare 28 comuni.