“M’hanno rimasto solo, quei 4 cornuti”. Il Gassman dei “Soliti ignoti” ricorda molto il percorso del deputato Angelo Rossi nel costruire una coalizione intorno a Fratelli d’Italia, restando di fatto solo.

di Massimo Sbardella

Ci siamo. Pare che il centrodestra prenestino, o quel che ne resta, sia prossimo alla fumata bianca per il candidato sindaco. Un bianco sporco (quasi grigio), visto che il nome che circola non mostra particolari contrarietà ma non muove alcun entusiasmo. E la citazione di Vittorio Gassmann nel film “L’Audace colpo dei soliti ignoti” diventa d’obbligo.

Lo sconosciuto Leopoldo Facciotti candidato sindaco di Fratelli d’Italia

Dopo mesi di incontri e trattative, il deputato di Fratelli d’Italia di Gallicano nel Lazio, Angelo Rossi, è andato a scongelare niente meno che l’avvocato Leopoldo Facciotti. “E chi è?” ci si domanda in città. In realtà, pur se di origini prenestine, l’avvocato Facciotti con Palestrina non c’entra quasi niente.

La triste esperienza di Facciotti nel 1999 quando perse 63% a 28%

Leopoldo Facciotti

Nel lontanissimo 1999 fu candidato, da un centrodestra sulla carta fortissimo, a sindaco di Palestrina contro Enrico Diacetti. Dalle urne, però, mentre quel centrodestra usciva vincente alle europee (con ben 5400 voti raccolti), alle comunali vide il buon Facciotti fermarsi a 3200 voti, pari al 28%, incoronando Enrico Diacetti sindaco al primo turno con un larghissimo consenso (7139 voti pari al 63%). Dopo pochi mesi, Facciotti si dimise anche da consigliere comunale scomparendo di nuovo dai radar di Palestrina. Sarebbe bello capire quale sia stato il ragionamento dell’onorevole Rossi che lo ha portato all’investitura da candidato sindaco di Palestrina. I primi a chiederlo sono gli elettori del centro destra e, ancora di più, buona parte dei protagonisti della vita politica prenestina che stanno da quella parte dello schieramento.

Mario Moretti prima congelato e poi scaricato

Con tutti i limiti che può aver mostrato, l’ex sindaco Mario Moretti avrebbe avuto ben più titolo di guidare la coalizione, in una stagione in cui Fratelli d’Italia alle Europee potrebbe rappresentare un traino a livello locale. Invece, il deputato Angelo Rossi, regista di questa fantasmagorica operazione, ha “congelato” Moretti per mesi, facendogli credere che sarebbe stato candidato sindaco, mentre sotto sotto lavorava per scaricarlo a ridosso delle elezioni. Una manovra che, ovviamente, non pare sia piaciuta all’ex sindaco e ai suoi fedelissimi, distratti finora dal desiderio principale di spuntarla sulla corrente di Claudio Rotondi, internamente al partito, senza accorgersi che stavano finendo ai margini del progetto.

Fin da dicembre, esclusa la Lega dal confuso progetto

Un progetto, però, che oggi appare senza capo né coda. Il regista Rossi, infatti, sembra aver fatto i conti senza l’oste se pensa di puntare alla vittoria a Palestrina soltanto con quel che rimane di Fratelli d’Italia (peraltro lacerato dalle divisioni interne e orfano di quelli in fuga dopo la scelta di Facciotti), privo della Lega  fin da dicembre, visto che proprio Rossi aveva autorizzato Capoleoni & co a non far parte della coalizione (dicendo che chi ha sfiduciato Moretti non può candidarsi) e con una manciata di voti di Forza Italia, che a Palestrina conta più correnti che preferenze.

E il centrodestra potrebbe approdare a tre candidati sindaco distinti

Se il nome di Facciotti dovesse essere confermato, quindi, sul fronte centrodestra – nell’anno in cui le congiunzioni astrali lascerebbero presagire un’agevole vittoria della coalizione – potremmo ritrovare ben tre candidati sindaco contrapposti: oltre all’avvocato romano Facciotti, voluto da Angelo Rossi, quasi certamente ci sarà un candidato sostenuto dalla Lega e un terzo che potrebbe uscire dal gruppo più vicino a Moretti. Un insolita terna che, per ovvi motivi, garantirebbe incertezza alle amministrative, regalando agli osservatori e ai giornalisti tanti spunti da scrivere e raccontare.

Massimo Sbardella

I risultati al voto del 1999:

Lascia un commento

Rispondi