Due cognati di 30 anni, provenienti da Tor Bella Monaca, aveva attrezzato un fortino in campagna per lo spaccio degli stupefacenti ai giovani della zona.
San Cesareo. Due cognati trentenni, L.D. e C.J., entrambi italiani con precedenti specifici, sono stati arrestati questa mattina all’alba con blitz dei carabinieri della Compagnia di Palestrina e della stazione di San Cesareo, coordinati dal capitano Maria Grazia Centrone, per spaccio di stupefacenti, dando esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Procura della repubblica di Tivoli.
Le indagini, svolte dai carabinieri sotto la direzione della Procura stesso, hanno consentito al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli, Mario Parisi, di ricostruire, nell’ordinanza cautelare, l’attività di spaccio reiterata realizzata nel territorio.
Da qualche tempo i due indagati, appartenenti un nucleo familiare proveniente da Tor Bella Monaca e di recente trasferitosi a San Cesareo, erano diventati un punto di riferimento per l’approvvigionamento della cocaina da parte dei giovani del posto.
Come testimoniano le foto pubblicate in galleria, il metodo di cessione era costante: l’assuntore si avvicinava alla villa di campagna in uso agli indagati, si faceva identificare attraverso frasi convenzionali, quindi si avvicinava ad una grata metallica, da cui spuntava una mano per ritirare il denaro e consegnare la droga.
“Il “gruppo criminale” – spiega il Procuratore della Repubblica, dottor Francesco Mendittosi – era efficacemente attrezzato con impianti di video sorveglianza sia per l’identificazione degli acquirenti, sia per prevenire eventuali controlli di polizia, così realizzando un vero e proprio “fortino dello spaccio”, corredato da grate in ferro, alti muri perimetrali e una continua vigilanza posta in essere sia dal gruppo familiare che da vedette.
L’approfondita attività d’indagine dei Carabinieri ha consentito, nonostante le cautele degli indagati, di documentare la gran quantità di cessioni di stupefacente, che avveniva a qualsiasi ora del giorno e della notte, anche in favore di alcuni minori”.
Per varcare il fortino, ed eseguire l’ordinanza di custodia cautelare e le perquisizioni, i carabinieri hanno dovuto utilizzare particolari accorgimenti richiesto particolari accorgimenti tanto che l’operazione, questa mattina all’alba, ha coinvolto circa trenta militari e due pattuglie cinofile. Col l’uso del metal detector sono state trovare anche due pistole nastrate e occultate tra i terreni circostanti le abitazioni perquisite, armi su cui sono in corso gli accertamenti del caso. Le indagini proseguono per trovare altre prove sullo spaccio in corso nella zona ed, eventualmente, il coinvolgimento di altre persone.