di Giorgia Ceci
L’Associazione Bandistica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, con circa trenta elementi di tutte le età, un viaggio tra passato e modernità.
Ci troviamo nella piccola e antica cittadina di Praeneste, l’attuale Palestrina, quando nel 1525 nasce Giovanni Pierluigi, ritenuto da molti la punta di diamante della scuola polifonica romana rinascimentale nonché tra i più importanti compositori italiani del Rinascimento Europeo.
Non poteva che essere in questo territorio, culla degli ideali più puri ed armoniosi del canto sacro cattolico, che anni dopo, precisamente nel 1824, la musica assume nuovamente il ruolo di protagonista nella scena culturale prenestina con la formazione della banda anticamente chiamata “Concerto Musicale di Palestrina”.
Questa banda oggi prende la denominazione di “Associazione Musicale Bandistica Giovanni Pierluigi da Palestrina”, ma il nome è l’unica modifica che è stata fatta nel corso del tempo: l’associazione infatti mantiene tutt’ora saldi gli obiettivi prefissati nel lontano 1866, come la promozione dello studio e dell’esercizio della musica, la partecipazione ossequiosa alle celebrazioni sacre e soprattutto il diletto del suo pubblico nel corso delle feste di paese o nei concerti organizzati della stessa Associazione.
L’attuale organico bandistico è composto da circa trenta elementi, e la varietà delle età, dei costumi, e della conoscenza in ambito musicale attribuiscono il meritato epiteto “la mia banda è differente” a questa associazione dai mille risvolti.
Ma la grande quantità di giovani all’interno della banda è solo uno dei molti punti di una lista di meriti da attribuirgli: stupisce il fatto che uno dei caratteri principali della banda sia la totale gratuità dei corsi che offre, pur essendo i suddetti presieduti da maestri laureati al conservatorio, non essendo così per nulla inferiori a scuole musicali che invece richiedono profumati pagamenti per introdurre i suoi alunni nel mondo della musica. Non deve meravigliare quindi il fatto che, i bandisti, sbocciati in un clima familiare e trasportati dalla questa passione travolgente, siano invogliati ad affrontare sfide come quelle del conservatorio, conseguendo risultati più che eccellenti sin da giovanissimi.
Dal punto di vista strettamente musicale, l’associazione propone oltre a pezzi della tradizione bandistica interpretati in chiave moderna, rielaborazioni e arrangiamenti di pezzi appartenenti alla grande sfera moderna e contemporanea (come quelli del genio Ennio Morricone) non facendosi mancare le pietre miliari della musica internazionale, pensiamo infatti al balletto “Il lago dei Cigni” di Čajkovskij.