Dopo il Consiglio di ieri due soggetti si sono rivolti con fare aggressivo nei confronti di Federica Petrinca della minoranza: “Un brutto episodio. Mi rivolgerò nelle sedi opportune”

Si è concluso con un episodio disdicevole, ieri a Gallicano nel Lazio, il Consiglio comunale che ha sancito il dissesto finanziario del Comune. Al termine di un dibattito acceso, ma sempre nei limiti del confronto politico, due “soggetti” hanno dato vita ad un brutto siparietto nei confronti di Federica Petrinca, consigliera di minoranza di “Rigenerare Insieme Gallicano”, avvocato di professione nonché amministratrice di sostegno di persone fragili e vice presidente dell’associazione “Acquaroscia Aps”.

Petrinca: “Gli ho detto di fare attenzione alle parole ed è esploso”

Mentre camminava, a fine Consiglio, ha sentito uno dei due ribadire alcune frasi pesanti (già espresse sui social) all’indirizzo dei consiglieri. “Gli ho detto di fare attenzione ai termini che usava – racconta la Petrinca – e di collegare il cervello alla bocca per evitare di incorrere in una querela per diffamazione. A quel punto costui ha perso il controllo e mi si è avventato contro, dandomi della stupida e rivolgendomi vere e proprie minacce, spalleggiato dall’altro soggetto, affrontandomi a pochi centimetri dal mio viso, come è tipico di chi vuole sopraffare l’interlocutore”.

Per alcuni manca addirittura la dignità di genere

L’episodio denota che, mentre si fa un gran parlare di parità di genere e di democrazia, anche a Gallicano c’è ancora qualche cretino (di quelli funzionali e proni al potere) che si prende la briga di tentare di intimidire una consigliera che, tra le mille difficoltà di mamma e libera professionista, nel tentare di esercitare la propria funzione deve trovarsi a fronteggiare due energumeni, che si agitano in modo scomposto e fare minaccioso.

L’episodio è finito sul tavolo dei carabinieri che hanno assistito alla scena

La scena, per fortuna, non è sfuggita ai carabinieri della locale stazione che, presenti sul posto, hanno assistito a tutto ciò che è accaduto e, successivamente, hanno richiamato la consigliera ed altri testimoni per acquisire ulteriori dettagli sull’episodio. Il brutto siparietto si è concluso grazie all’intervento del capogruppo della maggioranza Valentino Antonetti che, su sollecitazione dei colleghi di gruppo della Petrinca, si è avvicinato ai due esagitati esortandoli a smetterla e allontanarsi.

Uno dei due facinorosi è un ex amministratore

Ciò che rende più amara la vicenda è che, oltre all’utile idiota di turno, il secondo personaggio è un ex amministratore comunale di Gallicano nel Lazio che, anche in considerazione di alcune presenze istituzionali in famiglia, dovrebbe tenere un comportamento ben diverso nei confronti di una consigliera comunale, sia per ciò che la figura rappresenta in democrazia, sia perché donna e mamma prima ancora che politica.

Clima politico intossicato da questioni oltre il confronto democratico

Purtroppo, come confermano alcune discussioni che campeggiano sui social network, a Gallicano nel Lazio il clima politico appare sempre più intossicato da questioni che vanno oltre il normale confronto democratico.

Del dissesto finanziario dell’Ente ci occuperemo presto, ascoltando le posizioni del sindaco Fabio Bertoldo e della minoranza, ma quel che oggi appare inaccettabile è l’aggressione verbale subita dalla consigliera Petrinca, colpevole soltanto di aver svolto il proprio compito.

Mancanza di solidarietà dall’Amministrazione comunale

“Quel che è più grave – dichiara amareggiata Federica Petrinca – è che nessuno dell’Amministrazione ha ritenuto opportuno chiamarmi per esprimere una presa di distanza da quanto avvenuto o una qualche forma di solidarietà. Personalmente non mi sono lasciata intimidire dai due personaggi, replicando ai loro modi arroganti, e intendo portare questa vicenda nelle sedi opportune: lo faccio per senso di dovere, da donna e da avvocato, affinché la parità di genere non resti solo una definizione vuota per qualche ricorrenza ma sia davvero un principio da difendere fino in fondo”.

 

Unisciti alla discussione

1 commento

  1. Io non credo che sia questione di genere, come scrivete voi, ma di educazione. I Carabinieri presenti non sono intervenuti, non ho capito bene perché ed è dovuto intervenire un’altra persona addirittura sollecitata. Io quando sono presente ad una discussione, e nella vita mi è capitato più volte, intervengo subito….uomini o donne non mi interessa, non ho paura e non mi faccio gli affari miei PERCHÉ NESSUNO SI DOVREBBE PERMETTERE DI URLARE, ALZARE LA VOCE, DIRE MALE PAROLE MMMMMAAAAAIIII! Le persone CIVILI parlano, non aggrediscono. Punto. Ho finito. Daniela Di Lullo

Lascia un commento

Rispondi