No dei sindaci della Provincia di Roma al definanziamento, all’interno del Pnrr, dei Piani urbani integrati (Pui). I sindaci dei Comuni della provincia romana si ritroveranno domani, mercoledì, alle 13.00, a Palazzo Valentini, per fare il punto su una situazione di stallo e di incertezza.
Diventa sempre più preoccupante l’ipotesi che vengano definanziati, all’interno del Pnrr, i Piani urbani integrati (Pui).
“Questo metterebbe in seria difficoltà i Comuni del territorio metropolitano e la stessa Città metropolitana di Roma che con massima celerità e trasparenza ha già concluso l’iter di approvazione dei progetti e di affidamento della progettazione e dei lavori che incidono in maniera determinante su un territorio di oltre 4 milioni di abitanti”.
Lo scrivono in una nota i sindaci dei Comuni della provincia romana, tra cui Pierluigi Sanna, sindaco di Colleferro e vicesindaco della Citta’ metropolitana di Roma.
“Per questo come sindaci dei Comuni della provincia romana ci ritroveremo mercoledì prossimo, alle 13, a Palazzo Valentini, per fare il punto su una situazione di stallo e di incertezza, che se fosse confermata, andrebbe a vanificare investimenti importanti che impatterebbero in maniera positiva sulla vita dei nostri cittadini“, spiegano i sindaci metropolitani.
I luoghi scelti sono tutti da rigenerare sia urbanisticamente che dal punto di vista della sicurezza. “Si tratta infatti di zone spesso decadenti e abbandonate che debbono tornare al più presto ad essere fruiti dalle persone – precisano i sindaci -.
La Città metropolitana, in questi mesi, ha non solo definito e concluso tutto l’iter burocratico dei programmi del Pnrr, ma li ha impostati sulle vere esigenze dei Comuni, in modo tale da rispondere alle richieste delle comunità.
Ci incontreremo, per valutare quali azioni intraprendere nei confronti del Governo e della Commissione. Per gli Enti Locali il Pnrr rappresenta non solo una speranza di migliorare le condizioni di vita delle persone, ma la certezza che questo cambiamento porti un innalzamento del livello della qualità della vita dei più deboli e di chi attende da anni risposte alle esigenze del territorio.
“Non consentiremo rallentamenti o blocchi“, conclude la nota dei primi cittadini metropolitani.