Partito Democratico, è Daniele Leodori il nuovo Segretario laziale

50000 i partecipanti alle Primarie, tenutesi ieri in tutto il territorio della regione Lazio. Plebiscito per l’ex vicepresidente della Regione, che batte l’unico sfidante, il consigliere comunale Mariano Angelucci, col 95% delle preferenze.

Primarie del Partito Democratico.
Grazie a tutti, un risultato straordinario – ha commentato Leodori sulla sua pagina social –
Tante persone hanno partecipato a questa bella giornata di democrazia, che è stata possibile grazie al lavoro e all’incredibile disponibilità dei nostri militanti e volontari, che colgo l’occasione di ringraziare ancora una volta.
Ora al lavoro, insieme, per un Partito all’altezza delle nuove sfide che abbiamo davanti: lavoro, giustizia sociale e ambientale, diritti.”
Partito democratico / Leodori
Daniele Leodori / Facebook
Mi sono candidato per dare una mano a costruire un Partito all’altezza delle nuove sfide che abbiamo davanti – aveva scritto il giorno delle primarie prima Daniele Leodori su Facebook.

Lavoro, giustizia sociale ed ambientale, ricerca e formazione. Ecco i pilastri di cui dobbiamo occuparci nei prossimi anni per realizzare un cambiamento positivo per il Lazio e per il Paese.

Iscritti e militanti sempre più centrali, ma allo stesso tempo dobbiamo essere bravi a coinvolgere tutti coloro che si sono sempre riconosciuti nei valori del centrosinistra ma che in questi anni si sono allontanati non solo da noi ma dalla politica tutta.
E sono tanti, come testimoniano i dati sull’astensionismo sempre più maggioranza del Paese.
Aprirsi nuovamente al dialogo – aveva aggiunto – alle istanze, al confronto. Aprirsi di nuovo alla nostra comunità. Lavoreremo tutti insieme per questo obiettivo“.
Parole che hanno sin da subito indicato come l’ex vicepresidente intendesse ripartire da quel campo largo tanto inseguito durante la campagna elettorale per le regionali e mai raggiunto, che proprio in queste ore ha sancito l’uscita dall’assemblea nazionale del Pd di Alessio D’Amato, allora candidato contro Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio.
A smorzare gli entusiasmi proprio l’uscita di scienza di D’Amato, che ieri ha reso pubblica il ritiro dall’assemblea nazionale, in polemica con la linea del Segretario Nazionale Elly Schlein, intervenuta sabato alla manifestazione del M5S.
A far scatenare la bagarre l’intervento di Beppe Grillo, che avrebbe esortato la folla a “mettere il passamontagna e formare brigate di cittadinanza“.

Anche se il M5s, attraverso Conte, ha cercato di minimizzare l’accaduto (“Stava facendo dell’ironia“), il tentativo di campo largo andato a vuoto alle regionali e le uscite populiste del leader del M5s hanno sancito la rottura tra l’ex assessore del Partito Democratico e la linea del PD.

 

Pubblicato da Matteo Palamidesse

Vicedirettore di Numerozero, giornalista dal 2006 con la grande passione per la fotografia. Metà casa in Italia, metà in Etiopia. Divide la sua vita tra lavoro, famiglia ed amici (pochi ma buoni).

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