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Marika Rotondi, FdI: “Diffidate delle imitazioni”

Marika Rotondi
Marika Rotondi

ELEZIONI REGIONALI. Intervenuta nella trasmissione ZERO IN ONDA, Marika Rotondi chiede agli elettori di diffidare di chi vuol salire oggi sul carro del vincitore.

Marika Rotondi, abbiamo visto che in queste comunità nell’arco del tempo, in molti si stanno presentando come rappresentanti di Fratelli d’Italia, o almeno vorrebbero affrancarsi al simbolo.

“Occorre serietà, legame con territorio e dobbiamo diffidare delle imitazioni. Questo non vuol dire che non dobbiamo essere inclusivi, mai come oggi abbiamo bisogno di forze nuove soprattutto per dare tutto a questi territori. Ma dobbiamo valutare le persone, osservare chi davvero tiene ai nostri ideali e ai nostri comuni.

“Questo servirà anche per non incappare in errori già visti in altri partiti, dove ci sono state crescite esponenziali e delle cadute in pochissimo tempo”.

Negli ultimi tempi però, anche per non generare confusione in chi ci ascolta, abbiamo visto amministratori e politici vari, partecipare a cene elettorali ed eventi legati alla campagna elettorale di Fratelli d’Italia.

“Noi abbiamo fondato il circolo di Palestrina, siamo detentori del simbolo da dieci anni, abbiamo sempre sposato la causa anche quando a livello di consenso avevano risultati con percentuali paragonabili ad un prefisso telefonico. Eppure anche allora, quando il partito a livello nazionale valeva un 4%, a Palestrina avevamo risultati intorno al 12%.

Ora dobbiamo solo lavorare per questi territori, e non lo dico di certo io, ma per troppi anni siamo stati lasciati allo sbando totale, questo è sotto agli occhi di tutti.

Oggi più che mai, ci si pone l’opportunità di avere un fronte compatto in tutti gli enti dello stato, un filo comune tra la regione ed il governo. Per farlo occorrerà dare delle preferenze.

Sono in squadra con il capogruppo di Fratelli d’Italia in regione, Fabrizio Ghera, persona capace, competente e legata al territorio, mi farò portavoce e rappresentante di tutta la provincia. Spero in un grande risultato e chiedo ai cittadini di darci il proprio consenso”.

Marika noi usciamo da un decennio nel quale abbiamo avuto dei rappresentanti della giunta Zingaretti sul territorio. Interpretarne le esigenze, al di là degli schieramenti politici, è una cosa fondamentale. Ovviamente c’è da diffidare, come dici tu, di chi, pur di rimanere a galla, cambia casacca ad ogni competizione elettorale.

“Alle scorse amministrative facevamo fatica a portare il simbolo di FdI, perché alcuni nemmeno volevano vederlo.

Oggi mi fa sorridere osservare come alcune persone tentino di farsi portavoce sul territorio di una struttura della quale non hanno mai fatto parte e nella quale non hanno mai militato. Anzi direi che queste stesse persone hanno tentato più volte di sconvolgere i piani che avevamo messo in campo.

Mi viene da sorridere, per non dire altro, ma le persone sanno bene chi ha portato avanti un certo lavoro e mi affido alla loro intelligenza”.

Abbiamo visto tante parabole politiche nell’arco di questi ultimi anni, potremmo citare Renzi, Salvini… Giorgia Meloni ha utilizzato il tempo in cui è stata all’opposizione per ristrutturare il partito. Come è stato utilizzato questo periodo sul territorio?

“Abbiamo cercato di fare gli interessi della comunità e non dei singoli, un lavoro che si è improntato su una politica attenta alle esigenze del territorio, ascoltando tutti gli amministratori locali, cercando di dare risposte a queste necessità, anche se piccole o peculiari.

Pensiamo all’Ospedale di Palestrina che nel corso del tempo ha visto un depotenziamento continuo, con interi reparti, come ginecologia o ostetricia, ormai inesistenti. Chiudere un polo ospedaliero in una grande città è sicuramente un danno, ma nell’arco di pochi chilometri ne possiamo trovare un altro. Chiuderlo in provincia, significa che le 80mila persone che per esempio hanno come punto di riferimento Palestrina, dovranno andare altrove, congestionando l’altro polo in cui arrivano e obbligando le persone a fare 20-30 chilometri per avere un servizio essenziale.

Sono qui per farmi portavoce delle istanze della provincia, per essere un punto di riferimento. Non sono qui per fare bella presenza, abbiamo molto da fare, per la collettività, sono pronta per questo grande passo”.

 

 

 

 

 

 

 

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