Il 13 febbraio 2008 il Palestrina vinse la Coppa Italia di calcio. Oggi vola in testa al campionato di prima categoria e fa sognare i tifosi.

di Massimiliano Rosicarelli

Sono trascorsi 16 anni esatti e l’entusiasmo si ripete. Il 13 febbraio 2008, l’Us Palestrina alzava al cielo la sua prima Coppa Italia, vincendo ad Anagni la finale contro il Formia. Una squadra, quel Palestrina, targato Marco Ippoliti, oggi al timone della Rappresentativa Lazio, che fece gridare al miracolo, raccogliendo attorno a se un’intera città ad applaudire le gesta del bomber, Stefano Tajarol, incoronato Re di Preneste per aver determinato la vittoria per 1 a 0 contro una corazzata di Eccellenza come il Formia.
Momenti indelebili ed indimenticabili che, forse, qualcuno non ricorda, finge di ricordare o non conosce affatto. Furono attimi di gioia indescrivibile per chi, come me, visse ad Anagni l’orgoglio dell’Essere Prenestino in un pomeriggio soleggiato e freddo, tintosi di arancioverde sugli spalti del Comunale, sino al ritorno in auto, pullman, motorini rigorosamente con la bandiera arancioverde.
Il ritorno a Palestrina fu un tripudio di trombe da stadio lungo via degli Arcioni, viale della Vittoria e corso Pierluigi sino a raggiungere la casa del calcio nostrano, quello Stadio Sbardella che accolse festoso gli eroi di Anagni.
A distanza di 16 anni, forti sono le similitudini con altri attori protagonisti, ragazzi che oggi vestono la casacca del Palestrina in Prima Categoria e che, sotto la guida di Mister Stefano De Matteis, volano in testa al girone F con 16 punti di vantaggio sulla seconda a 10 giornate dal termine. Spero sia quindi di buon auspicio il ricordo di 16 anni fa per far rivivere a Palestrina una gioia calcistica che, da anni, latita e che, scaramanticamente, aspettiamo a scrivere. Intanto, chiamale se vuoi emozioni.

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