Folla delle grandi occasioni, al primo Consiglio comunale di Palestrina. Tutto liscio per il sindaco Macchi e la maggioranza mentre in minoranza ci si spacca sul vice presidente.

di Massimo Sbardella

In sole tre settimane il neo sindaco di Palestrina, Igino Macchi, ha definito la Giunta ed ha tenuto il primo Consiglio comunale a tempo di record. Nella suggestiva sala Tholos, del Museo Archeologico Nazionale, ha così mosso i primi passi la nuova Amministrazione comunale della città. A guidare l’assemblea, eletto presidente all’unanimità alla prima votazione, è il consigliere Federico Alessi, di Palestrina Popolare, che ha preso subito il proprio posto dopo l’apertura di prassi di Prisca Sebastianelli come consigliera “anziana” (ovvero la più votata tra quelli in aula).

Il primo siparietto tragicomico lo ha offerto la minoranza che, presentandosi divisa al primo Consiglio, non è stata in grado di indicare un nome da far votare a tutto il Consiglio per l’elezione a vice presidente. Sono state necessarie quindi ben 4 votazioni (nelle prime 3, da Statuto, serve la maggioranza assoluta del Consiglio) per designare il vice presidente dell’Assemblea. Dopo che, per tre volte, Simone Coccia (Palestrina Futura) ha prevalso per 3 voti a 2 su Beatrice Stazi (Lega), nella quarta – in cui bastava la maggioranza relativa – Coccia ha incassato 4 voti su 6 della minoranza (più uno “regalato” dalla maggioranza) risultando così eletto. Ogni considerazione al riguardo è superflua.

Ciò che conta è che, al di là dei normali proclami di controllo e stimolo alla maggioranza, i consiglieri di minoranza intervenuti (Stazi, Cilia, Coccia, Rotondi e Nuvoli) hanno ribadito l’intenzione di fare un’opposizione costruttiva e collaborativa, lasciando da parte inutili ostruzionismi in cambio di un contributo fattivo alla risoluzione dei tanti problemi che la Città di trova davanti per il prossimo futuro.

Come era evidente scorrendo i nomi dei consiglieri eletti, quel che emerge dal primo Consiglio comunale è non solo il grande entusiasmo che traspare in aula ma anche, e se ne sentiva il bisogno, un livello finalmente in rialzo in termini di competenze e di preparazione.

Ora, finiti gli adempimenti e le nomine, per Macchi e company è tempo di iniziare a fare sul serio. Come lo stesso sindaco ha evidenziato ci sono questione delicate su cui mettere mano subito: dal traffico ai finanziamenti Pnrr, dal sociale alla cultura ai servizi alle persone. Come ha ricordato anche il candidato sindaco sconfitto, Giuseppe Cilia, ci sono anche un teatro cinema Principe da riaprire e degli impianti sportivi da riconsegnare alla città. Insomma, il lavoro non manca. La squadra c’è, il Consiglio pure. In bocca al lupo al sindaco Igino Macchi, a tutta la Giunta e al Consiglio comunale al completo.

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