Dopo il sisma che ha colpito il centro Italia l’altro ieri, molti sindaci di comuni della Provincia di Roma hanno decretato la chiusura delle scuole per supervisionare gli edifici scolastici come legge prevede. In molti casi le polemiche sono nate a prescindere, a volte la situazione è sfuggita di mano, come è capitato all’amministrazione di Cave. VEDI LA GALLERY.
In molti sui social, in particolar modo sulla pagina Facebook ufficiale del Comune di Cave – CLICCA QUI PER VEDERE LA PAGINA – hanno contestato sia la decisione presa dall’amministrazione comunale di Cave di chiudere le scuole per le opportune verifiche, sia la decisione sulla riapertura, considerando i danni (in alcuni casi sono presenti crepe sui muri) abbastanza gravi da mettere in pericolo alunni e studenti.
L’Amministrazione Comunale in più di qualche occasione ha tenuto a precisare che a seguito delle verifiche effettuate sugli immobili, non sono state riscontrate criticità tali da mettere in pericolo i ragazzi. Ciò non è bastato però a placare gli animi di commentatori e genitori.
Come si evince dalle fotografie, in molti hanno chiesto maggiori verifiche dei danni, non credendo alla sintesi data dall’amministrazione. Se il Comune si è affrettato a dire che “Le crepe in oggetto non sono state causate dal terremoto, sono preesistenti e il muro verrà adeguatamente ripristinato a breve, prima dei lavori finanziati e che interesseranno tutto il plesso elementare” altrettanto in fretta il dubbio ha pervaso gli animi di alcuni.
Qualcuno si spinge oltre, postando fotografie che mostrano crepe notevoli (ndr: foto delle quali non conosciamo ordine, autore e momento in cui sono state scattate) .
E’ la stessa amministrazione a mettere i paletti, confermando che “c’è una forte differenza tra ciò che può essere un pericolo e ciò che esteticamente può essere visto come pericoloso – assicurando in seguito – che sono stati prontamente fatti tutti i sopralluoghi già prima del 24 agosto; il 24 agosto stesso le scuole sono state le prime ad essere esaminate dai tecnici nonché rivisitate questa mattina dopo le scosse di ieri sera (l’altro ieri per chi legge ndr.), dunque qualsiasi forma di pericolo è opportunamente vagliata e si prendono provvedimenti”.
Una querelle destinata ad autoalimentarsi nel tempo, viste le avvisaglie sui social.