Decine di ordigni, risalenti alla seconda guerra mondiale, sono stati filmati ad un metro e mezzo di profondità nel lago di Albano, sul lungolago di Castelgandolfo. L’allarme lanciato dopo le riprese effettuate.
A dare conferma che si tratti di ordigni della seconda guerra mondiale, un artificiere dell’Esercito, che alla vista delle immagini registrate a Castelgandolfo, così come riporta Il Messaggero, avrebbe ricondotto gli ordigni a delle bombe a caduta utilizzate nel secondo conflitto mondiale: “Dalle immagini sembrano bombe a caduta utilizzate nel secondo conflitto mondiale – sostiene – e c’è anche una granata. Sicuramente dovranno essere rimosse e fatte brillare sulla riva”.
Ciò che più sconvolge oggi la cittadina laziale, è la vicinanza delle bombe dalla riva, e la profondità di un metro e mezzo, accessibile a tutti, sportivi e natanti.
Per anni si è parlato di un possibile arsenale nel lago, oggi rinvenuto in un tratto del lago che appare incustodito, sul lungolago di Castelgandolfo, vicino il famoso relitto.
Migliaia gli ordigni ritrovati nel lago nel corso dei decenni, granate, bombe a mano e da mortaio., talmente tanti che nel 2013 il sindaco Milvia Monachesi emise un’ordinanza che delimitava l’accesso all’arenile proprio per la presenza di bombe sul lungolago.
Oggi la scoperta di ordigni a pochi metri dalla riva, visibili ad occhio nudo con una semplice maschera.
Photo credit: Il Messaggero