Attenzionato da tempo dalla polizia di Colleferro, il giovane è stato fermato fuori casa e, con il cane Nelly, scoperti i 231 kg di stupefacente.

San Cesareo. Maxi sequestro di stupefacenti, a San Cesareo, con un 27enne del posto trovato in possesso di 231 kg di stupefacente, tra hashish e marijuana, per un valore sul mercato di oltre 2 milioni di euro. L’operazione è stata portata a termine dalla Polizia di Stato che ha assestato così un duro colpo alla rete di spaccio di stupefacenti nell’area tra Roma sud e i Castelli Romani.

Polizia da tempo sulle orme del giovane

Gli investigatori del Commissariato di Colleferro, nell’ambito di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati legati allo spaccio di stupefacenti, avevano avviato da tempo attività di osservazione e controllo nei pressi dell’abitazione di un giovane del posto, i cui comportamenti avevano attirato l’attenzione dei poliziotti.

Sabato scorso, nel pomeriggio, hanno deciso di entrare in azione e, durante un servizio, hanno fermato l’uomo per un controllo, subito dopo essere uscito da casa a bordo della propria autovettura.

Il nervosismo durante i controlli dell’auto

Alla vista dei poliziotti il giovane ha mostrato subito segni di nervosismo ed evidente insofferenza per essere stato fermato. Un atteggiamento sospetto che ha indotto gli agenti ad estendere la perquisizione all’interno dell’abitazione del soggetto, avvalendosi dell’ausilio del raffinato fiuto del cane Nelly, compagna a quattro zampe di tante operazioni antidroga.

Ed è stato proprio il cane antidroga a far scoprire, nel corso della perquisizione, ben 212 chilogrammi di hashish e altri 19 di marijuana ben nascosti in diversi vani, oltre ad una somma di 850 euro in banconote di vario taglio e il materiale necessario per il confezionamento e la conservazione dello stupefacente.

Arrestato è stato sottoposto a custodia cautelare in carcere

Dopo la convalida del fermo, da parte del magistrato della Procura della Repubblica di Tivoli, è stato disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti del 27enne. Come da prassi, ovviamente, l’indagato va ritenuto presunto innocente fino a un definitivo accertamento di colpevolezza, con sentenza irrevocabile, ma è possibile dire che gli elementi raccolti a suo carico ne rendono la posizione abbastanza difficile.

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