Aggressione al vice parroco di Santo Stefano e Santa Maria: il video dell’avvocato Alessandro Pasquazi esorta Cave all’indignazione. “Non può essere una cosa normale, serve sicurezza”
Tre giovani, due minorenni di Cave e un maggiorenne di San Cesareo, hanno aggredito sabato scorso don Fabrizio Micocci, vice parroco di Santa Maria (in piazza del Plebiscito a Cave), che li aveva sorpresi a rubare le offerte delle candele. I tre, non nuovi ad episodi di questo genere, hanno strattonato e percosso il sacerdote prima di andare via indisturbati.
Un episodio di micro criminalità che, dopo qualche giorno, è esploso con tutto il suo clamore. All’inizio, infatti, quando durante la messa della domenica si è diffusa la notizia, nessuno gli aveva dato troppo peso. Qualche commento di circostanza e poco più. Poi, però, l’avvocato Alessandro Pasquazi, presidente della locale banda musicale, ha fatto un video in cui, mettendosi in testa come autocritica, denuncia l’indifferenza della comunità di Cave rispetto a quanto accaduto.
“Nessuno si è indignato – ha detto Pasquazi – quasi tutto questo fosse normale. Ma non può essere considerato normale il fatto che tre ragazzi, peraltro neanche al primo episodio di questo genere, aggrediscano un sacerdote. Mi sono reso conto di quanto soli si siano sentiti i sacerdoti parlando col parroco, don Loris, ed ho deciso di fare questo video pubblico per denunciare l’indifferenza di noi cittadini ed esortare tutti ad indignarsi”. “Se la violenza viene considerata normalità – precisa Pasquazi – è evidente che qualcosa non funziona. Anni fa, perché nella notte erano state rubate le offerte in chiesa, Cave si è ritrovata subito in piazza. Oggi, invece, dopo giorni neanche si parla di quanto accaduto a Santa Maria”.
Dopo l’appello contenuto nel video, in tantissimi a Cave hanno preso coscienza della situazione e si dicono pronti a dare il proprio contributo per contrastare questo fenomeno. “Ci sono delle regole – precisa Pasquazi – e vanno fatte rispettare. Crediamo nelle forze dell’ordine e nelle istituzioni, non nella giustizia fai da te. E tutti insieme, ad ogni livello, dobbiamo portare avanti questa battaglia affinché Cave non venga più considerato un paese non sicuro”.