Rocca di Papa, aggredito il Presidente del Consorzio “Colli del Vivaro”

Prima il tentativo di investimento poi l’aggressione a calci e pugni. Ematoma cerebrale, costole e vertebre fratturate. La dinamica al vaglio degli inquirenti.

E’ martedì 28 Settembre, intorno alle 16.30 quando un uomo piomba con la sua auto nei pressi dell’abitazione del Presidente del Consorzio “Colli del Vivaro” trovandolo appena fuori casa.

Nel racconto dei familiari, l’uomo avrebbe prima tentato di investirlo non riuscendoci -l’uomo infatti si è buttato a terra per non farsi prendere dalla macchina- per poi scendere e prendere a calci il malcapitato. Non contento, quando sembrava per andarsene, è ritornato sui suoi passi, infierendo ulteriormente sul Presidente, ormai a terra, ferito.

L’aggressione non sarebbe stata frutto di un raptus di rabbia, ma un’azione premeditata. L’abitazione infatti, si trova alla fine di una strada senza via di uscita, non vi si arriverebbe quindi per caso e tra le ipotesi vi sarebbero le ingiunzioni di pagamento, relative ai ratei consortili mai pagati negli ultimi due decenni, a seguito delle innumerevoli comunicazioni inviate dal Presidente del consorzio ai soci.

Il Presidente oggi è ricoverato presso l’Ospedale Coniugi Bernardini di Palestrina, trasferito dal Pronto Soccorso al reparto di medicina e presenta un ematoma cerebrale – che non desterebbe fortunatamente grande preoccupazione- 2 costole e 4 vertebre fratturate, nonché contusioni ed escoriazioni dovute alle percosse.

La moglie, che avrebbe soccorso per prima il proprio marito, ha immediatamente allertato il Carabinieri della Stazione di Rocca di Papa, per poi dirigersi immediatamente presso il nosocomio prenestino. Proprio i militi della Compagnia di Palestrina hanno ascoltato il malcapitato e i familiari e redatto il verbale di denuncia per l’aggressione.

Ad oggi la vicenda è in attesa di una prima risposta da parte della giustizia, l’aggressore ancora a piede libero e il Presidente del Consorzio con una prognosi di guarigione affatto semplice. Nuovi elementi si starebbero per aggiungere a quelli collezionati dagli inquirenti, rendendo la ricostruzione dei fatti sempre più chiara.

Pubblicato da Matteo Palamidesse

Vicedirettore di Numerozero, giornalista dal 2006 con la grande passione per la fotografia. Metà casa in Italia, metà in Etiopia. Divide la sua vita tra lavoro, famiglia ed amici (pochi ma buoni).

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