Olimpiadi di Roma: il valzer dell’amministrazione capitolina tra dossier e tempi stretti

Mentre il Sindaco Raggi prende tempo per decidere sulle Olimpiadi e il Coni fa pressioni, comincia il Valzer della Giunta sui giochi di Roma 2024. L’Assessore Berdini, responsabile all’Urbanistica si espone: ” Se le Olimpiadi si fanno per la città e per la vita delle persone, allora non si può dire no”.

Virginia Raggi prende tempo, chiede ancora venti giorni per pensare alla possibile candidatura di Roma alle Olimpiadi, rimandando l’incontro con Malagò, che dovrebbe tenersi alla fine delle Paraolimpiadi di Rio.. Ma qualcosa in giunta si muove e non solo.

Di Battista e Taverna si pongono come i più strenui difensori del no alla candidatura, ma Luigi Di Maio prende tempo e consiglia la Raggi di rimandare la discussione che accetta la linea del Vicepresidente della Camera.

Entro il 7 Ottobre Roma dovrà inviare un dossier al Cio per la possibile candidatura, il tempo stringe e la partita sembra tutto fuorché chiusa.

Mentre Berdini pone su carta le priorità ( spostamento del villaggio olimpico lontano dai terreni di Caltagirone e dell’area del canottaggio dalla zona di Ponte Galeria), l’ala intransigente del M5s preferirebbe addirittura far scadere i termini per la presentazione, evitando il problema alla base.

Ma il nodo centrale sono i finanziamenti. Berdini si dice contrario ad un’esperienza come quella di Expo, con una urbanizzazione di 120 ettari di terreno lasciati oggi all’incuria del tempo. Ma si ritiene preoccupato qualora Milano dovesse sfilare la candidatura a Roma.

Se i finanziamenti stanziati per la Capitale ” serviranno per fare le quattro linee tram o la messa in sicurezza degli impianti sportivi, allora dico sì”.

Preoccupati dal nazionale: ” Non dobbiamo mostrarci ambigui, né altalenanti”, preoccupazione che investe l’intero movimento oggi, che chiede che i giochi non pesino sulle tasche dei cittadini romani e su quelli del governo, proponendo una sponsorizzazione su larga scala che permetta l’urbanizzazione necessaria, urbanizzazione che facendo piccoli conti dovrebbe ammontare ad oltre cinque miliardi di spese.

Mentre il governo cerca di giungere ad un accordo con Roma, si fanno avanti Milano e Firenze. Come dire, la sfida è appena iniziata e forse, non nel migliore dei modi.

 

Pubblicato da Matteo Palamidesse

Vicedirettore di Numerozero, giornalista dal 2006 con la grande passione per la fotografia. Metà casa in Italia, metà in Etiopia. Divide la sua vita tra lavoro, famiglia ed amici (pochi ma buoni).

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