Si segnalano pazienti positivi al Covid lungo i corridoi e vicino l’ingresso, la mancanza di prodotti medicali, la necessità di altro personale. Nel frattempo Palestrina sarà tra le 11 strutture in cui verranno somministrati gli anticorpi monoclonali.
di Matteo Palamidesse
La nota della Cisl è chiara, ma ancora una volta arriva a pochi giorni da alcune buone notizie, di cui abbiamo parlato la settimana scorsa, in questo caso l’apertura di 8 nuovi posti in terapia intensiva e sub intensiva presso l’Ospedale Coniugi Bernardini di Palestrina.
Il sindacato punta ò’indice sull’effettivo numero di ricoverati presso lo Spoke, poiché ritenuti eccessivi, quando, come sottolinea il comunicato, vi sarebbero altri Spoke nella regione capaci di accesso.
Inoltre si segnala l’urgente necessità di sapere quanto personale, oltre al presente, occorrerà in vista del nuovo scenario della pandemia e in virtù dei nuovi posti appena inaugurati in terapia intensiva e sub intensiva.

La nota diviene allarmante nella descrizione della situazione interna, vengono segnalati pazienti in stazionamento nei corridoi e in prossimità dell’ingresso e sulla mancanza dei prodotti medicali per far fronte ad una nuova fase, che dovrebbe portarci al di fuori della pandemia.
“Per far fronte allo scenario 4 – si legge nella lettera – risultano accreditati al PO 84 ppll così suddivisi: 67 ppll per lp’area medica, 13 ppl di medicina d’urgenza nei locali del PS dove sono fisicamente presenti 13 letti, 4 ppll di subintensiva. In realtà continua la Cis – in data 26 marzo risultano ricoverati 66 pazienti in arera medica, 4 in sub intensiva e 19 in medicina d’urgenza. Sin segnala inoltre che molto spesso nei locali del Pronto soccorso stazionano un numero eccessivo di pazienti covid positivi lungo il corridoio e nell’immediatezza dell’ingresso“.
“In previsione dell’ulteriore apertura di una nuova subintensiva-intensiva di 8 ppll che verranno spostati nei locali attrezzati presso il quarto piano è necessario verificare: l’effettivo numero di personale da assegnare alle varie degenze; in merito all’attività chirurgica di elezione tale attività risulta a progetto per il solo personale medico: nella seduta operatoria non è presente altro personale? E se sì perchè non è coinvolto nello stesso identico progetto?In merito all’attività di chirurgia d’urgenza si chiede di conoscere il protocollo operativo del personale in quanto sembrerebbe che in tale attività venga coinvolto il personale dell’area intensiva.Inoltre come per l’unità intensiva-subintensiva giungono a codesta O.S. segnalazioni sulla mancanza di materiali elettromedicali”.